Palermo, la capitale della Sicilia, è una delle destinazioni più affascinanti del Mediterraneo. Questa città vibrante, ricca di storia e cultura, incanta i visitatori con il suo patrimonio unico, risultato di secoli di influenze arabe, normanne, spagnole e italiane. Ogni angolo di Palermo narra una storia, ogni piazza custodisce un segreto, e ogni monumento racconta il passato glorioso di una città che è stata crocevia di popoli e tradizioni.

Passeggiando per le sue strade, chiunque si immerge in un’atmosfera unica, tra i profumi dei mercati storici come Ballarò e la Vucciria, i colori vivaci dei mosaici bizantini della Cappella Palatina e la maestosità della Cattedrale. Ma Palermo non è solo arte e architettura: è anche il cuore pulsante della cucina siciliana, dove sapori autentici come lo sfincione, le arancine e i cannoli conquistano il palato di chi li assaggia per la prima volta.

Anche noi con il nostro Ecomuseo del Mare siamo parte integrante della vita culturale della città: ne conosciamo gli aspetti più caratteristici e offriamo un punto di vista diverso sulle numerose anime di Palermo.

Per questo motivo, abbiamo pensato di creare una piccola guida su cosa vedere a Palermo in 3 giorni: scopriamo insieme tutte le meraviglie che questa città ha da offrire anche quando si ha a disposizione poco tempo.

Esplorare il centro storico di Palermo nel primo giorno

Inizia il tuo viaggio a Palermo con una passeggiata nel centro storico, un vero e proprio museo a cielo aperto. La prima tappa deve essere Palazzo dei Normanni, uno dei più antichi palazzi reali in Europa e sede della Cappella Palatina, un capolavoro dell'arte normanna che lascia chiunque a bocca aperta. Prosegui poi verso la Cattedrale di Palermo, Patrimonio dell'Umanità UNESCO, che combina stili architettonici diversi, dal gotico al barocco.

Non lontano c’è il Mercato di Ballarò, uno dei mercati più vivaci e antichi della città, dove puoi immergerti nei colori e nei profumi dei prodotti locali. Prosegui verso i Quattro Canti, l'incrocio barocco che rappresenta il cuore pulsante di Palermo. Alza gli occhi al cielo e lasciati conquistare da tanta meraviglia!

Concludi la tua passeggiata a Piazza Pretoria: oltre alla grande fontana centrale, puoi anche visitare il convento di Santa Caterina che si affaccia proprio sulla piazza. Aspettati una visita memorabile all'interno del convento che per secoli ha ospitato le monache di clausura, i cui appartementi oggi sono visitabili.

Cosa vedere a Palermo: il secondo giorno tra cultura e musei

Il secondo giorno è dedicato alla scoperta dei musei e della cultura palermitana.

Inizia la giornata al Museo Archeologico Regionale Antonio Salinas, che ospita una vasta collezione di reperti che vanno dalla preistoria all'epoca romana. Dopo aver esplorato il museo, dirigiti verso il Teatro Massimo, il più grande teatro d'opera d'Italia e uno dei più grandi d'Europa. Una visita guidata ti permetterà di scoprire i segreti di questo magnifico edificio.

Nel pomeriggio, puoi spostarti verso il vecchio centro storico della città e andare in visita al Palazzo Abatellis, una splendida residenza gotico-catalana che oggi ospita la Galleria Regionale della Sicilia. Qui potrai ammirare capolavori dell'arte medievale e rinascimentale, tra cui il celebre affresco "Il Trionfo della Morte".

Prima di concludere la giornata, ti consigliamo di venire a trovarci: ti aspettiamo per guidarti in visita all'Ecomuseo Urbano Mare Memoria Viva. Il nostro spazio museale, situato nella zona della Costa Sud di Palermo, racconta la storia del rapporto tra la città e il mare attraverso testimonianze, foto, video e installazioni interattive.

All'Ecomuseo potrai fare esperienza della città in modo inedito, scoprendo una prospettiva diversa di Palermo e del suo passato.

Natura a Palermo: la terza giornata all'insegna del relax

Il terzo giorno, puoi dedicarti a scoprire la natura che circonda Palermo.

Inizia con una visita al Parco della Favorita, il vasto parco urbano dove potrai passeggiare tra gli alberi secolari e goderti il paesaggio ai piedi del monte Pellegrino.

A pochi chilometri dalla città, si trova la Riserva Naturale Orientata di Capo Gallo, un'area protetta che, estendendosi lungo la costa, offre sentieri panoramici, scogliere mozzafiato e un mare cristallino.

Nel pomeriggio, puoi facilmente raggiungere Mondello, la famosa località balneare di Palermo, perché si trova poco distante sia dal Parco della Favorita che dalla Riserva di Capo Gallo. Qui, potrai rilassarti sulla spiaggia di sabbia bianca e fare un tuffo nelle acque turchesi.

Cosa mangiare a Palermo? Ti diamo i nostri consigli da veri palermitani

La cucina palermitana è un'esplosione di sapori autentici e tradizioni antiche. Sapevi che molti piatti della tradizione sono vegetariani? La cucina tipica di Palermo, infatti, è una cucina povera che, inconsapevolmente, ha preceduto nei tempi tematiche oggi molto attuali. Il risultato sono piatti pieni di gusto nati dal concetto di antispreco e basati su ingredienti semplici e della terra.

Tra le specialità da non perdere in chiave vegetariana c'è il "pane e panelle", il famoso piatto da streetfood composto da un morbido pane farcito con frittelle di farina di ceci, croccanti e saporite. I palermitani lo mangiano anche accompagnato dalle crocché, ovvero da piccole crocchette di patate, e da una generosa spruzzata di succo di limone.

Altro piatto vegetariano da non farsi scappare è lo sfincione palermitano: un morbidissimo impasto nello stile della pizza in teglia fa da base al condimento di cipolla, pomodoro, pangrattato e caciocavallo. Impossibile resistergli!

Per uno spuntino sfizioso, invece, è doveroso provare le arancine, palline di riso ripiene e fritte. Se oggi ne esistono decine di varianti, il vero un must sono le arancine al burro, con ripieno di besciamella e prosciutto, e l’arancina alla carne, che trabocca di un golosissimo ragù.

Un altro famoso piatto tipico palermitano è il "pani ca meusa" (questo lo suggeriamo per chi è in cerca di sapori forti!). Si tratta di un panino farcito con milza e polmone di vitello, che spesso viene arricchito dalla ricotta e da scaglie di caciocavallo.

Per chi ama i dolci, non possono mancare i celebri cannoli, croccanti cialde ripiene di crema di ricotta, e la cassata siciliana, un trionfo di pasta di mandorle, ricotta e frutta candita.

Con questo piccolo itinerario, si riesce a scoprire il meglio di Palermo in 3 giorni, godendo di storia, cultura, natura e gastronomia in una città che non smette mai di stupire.

Un ecomuseo è un museo della città e della comunità. Nessuno meglio di noi può darvi dei consigli per vivere esperienze culturali, conoscere luoghi poco battuti dal turismo e incontrare la Palermo dell’arte e dell’innovazione.
Conosciuta per i suoi splendidi monumenti, le chiese barocche e la vibrante vita notturna, Palermo è anche una meta turistica che offre molto di più rispetto ai classici percorsi turistici.

Esperienze uniche a Palermo

Palermo è una città affascinante e vibrante, tra i suoi posti cult, la Cattedrale e il Palazzo dei Normanni offrono uno sguardo sulla sua storia architettonica, mentre il Teatro Massimo affascina con la sua magnificenza e importanza culturale. I mercati come Ballarò e la Vucciria sono il cuore pulsante della vita quotidiana, dove si possono assaporare le specialità culinarie locali. Le Catacombe dei Cappuccini offrono un’esperienza unica e perturbante.

Per chi cerca relax, la spiaggia di Mondello e la vista panoramica dal Monte Pellegrino rappresentano un interessante connubio tra natura e urbanizzazione..

Oltre ai noti punti di interesse, Palermo nasconde luoghi nascosti e attività uniche che vi faranno immergere profondamente nella sua cultura e storia.

Per conoscere la città attraverso gli occhi di chi ci vive ogni giorno e conoscere la storia contemporanea che ha portato Palermo a essere come oggi la vediamo, venite infine da noi, all’Ecomuseo Mare Memoria Viva.

La passeggiata urbana dell'Ecomuseo

Mare Memoria Viva, è un ecomuseo del paesaggio costiero che racconta la storia di Palermo e del suo mare attraverso un mosaico di ricordi e opere artistiche. Un invito a guardare la città con occhi diversi attraverso percorsi che intrecciano il patrimonio storico, culturale e naturale.

Organizziamo passeggiate urbane lungomare guidate da abitanti e giovani attivisti e attraversando il territorio con la lentezza del cammino ci soffermiamo a osservare il paesaggio, la vegetazione, gli uccelli ma anche le architetture, le pietre e le nuvole. Incontriamo persone e ascoltiamo storie di vita, ricordi, desideri di riscatto.

Sono passeggiate poetiche lungo la costa, un dialogo tra passato e presente, con lo sguardo rivolto a un futuro che si respira tra il profumo salmastro del mare e le narrazioni di terra e di acqua. Cammineremo insieme sul lungomare, dal pittoresco porticciolo di Sant’Erasmo fino al suggestivo molo trapezoidale, oppure ci spingeremo in esplorazione della Costa Sud, lungo il litorale di Romagnolo, dove ogni onda racconta una storia diversa.

Il tour dei murales a Palermo

Per gli amanti dell'arte urbana, Palermo offre un itinerario sorprendente tra i suoi colorati murales. Il tour vi porterà alla scoperta di opere d'arte contemporanea realizzate da artisti locali e internazionali, che hanno trasformato le strade e i quartieri della città in una vera e propria galleria a cielo aperto.

Questi murales non solo abbelliscono la città, ma raccontano storie di lotta, resistenza e speranza, riflettendo l'anima vibrante e dinamica di Palermo.
Partecipare a un tour guidato vi permetterà di comprendere meglio il significato e il contesto di queste opere, arricchendo la vostra visita con un'esperienza culturale unica.

Impossibile perdersi “Animali Fluviali” dell’artista Andrea Buglisi, proprio all’interno dell’Ecomuseo. Infatti, sono esposte le opere originali in legno dipinto che si disseminano in città con Traiettorie Urbane nei quartieri Noce, Zisa, Danisinni, Ballarò, Kalsa e Sant’erasmo, tornando al fiume Oreto da cui sono partiti. Sul muro perimetrale invece troviamo l’opera di Emanuele Poki realizzata insieme ai bambini e alle bambine del quartiere Sant’Erasmo.
Questi animali della fauna locale entrano ed escono dall’Ecomuseo, creando un dialogo tra natura e le mura della città. È proprio come se gli animali si riappropriassero di Palermo, portando con sé bellezza e meraviglia.

I mercati all'aperto della città vecchia

I mercati all'aperto di Palermo sono un tripudio di colori, profumi e suoni che rappresentano il cuore pulsante della città. Visitare il mercato di Ballarò, quello del Capo o la Vucciria significa immergersi in un'esperienza sensoriale indimenticabile.

Qui potrete assaporare le specialità gastronomiche locali, dalle famose arancine alle panelle, e acquistare prodotti freschi e artigianali.

I mercati di Palermo non sono solo luoghi di commercio, sono veri e propri teatri di vita, dove ogni bancarella racconta una storia e ogni incontro diventa un'opportunità per conoscere da vicino la cultura palermitana.

I piccoli musei di Palermo

Oltre ai grandi e rinomati musei, Palermo è costellata di piccoli musei che custodiscono tesori inaspettati. Tra questi, il Museo delle Marionette Antonio Pasqualino, che ospita una collezione straordinaria di pupi siciliani e marionette provenienti da tutto il mondo, e il Museo delle Maioliche Stanze al Genio, che raccoglie una preziosa collezione di maioliche antiche.

Questi musei offrono un'occasione unica per scoprire aspetti meno noti ma altrettanto affascinanti della storia e della cultura di Palermo, lontano dalle folle di turisti.

Noi di Ecomuseo Mare Memoria Viva siamo grandi e piccoli insieme! Qui, la visita è fare, toccare, interagire, ascoltare e osservare. Non c’è una sola modalità di visita, ma tanti modi diversi di fare esperienze, da soli o in compagnia, dentro e fuori il museo.

Palermo è una città che sa sorprendere e affascinare chiunque decida di esplorarla con curiosità e apertura mentale. Le esperienze fuori dal comune, come quelle proposte dall'Ecomuseo, i tour dei murales, i mercati all'aperto e i piccoli musei vi permetteranno di vivere la città in modo autentico e originale. Quindi, se vi state chiedendo cosa fare a Palermo, lasciatevi guidare dalla voglia di scoprire e immergetevi nella sua anima più vera e vibrante.

L'Ecomuseo è un'istituzione culturale innovativa che si distingue dai musei tradizionali per la sua natura comunitaria e partecipativa, per la vocazione sociale e per dare valore a ciò che le comunità decidono abbia valore.

Mentre i musei tradizionali tendono a concentrare le loro collezioni in edifici specifici, l'ecomuseo entra ed esce dalla sede fisica e comprende il territorio circostante, coinvolgendo direttamente la comunità locale nella valorizzazione del proprio patrimonio.

Questo approccio partecipativo promuove una comprensione più profonda e autentica delle tradizioni, delle storie e dei paesaggi locali.

In Italia, numerosi ecomusei rappresentano questo concetto in modo rappresentativo. L’Ecomuseo del Vanoi in Trentino-Alto Adige, ad esempio, è un ecomuseo integrato e comunitario, che abbraccia il territorio e il paesaggio. L’Ecomuseo delle Acque del Gemonese in Friuli-Venezia Giulia, si dedica alla conoscenza e valorizzazione del territorio attraverso l'inventariazione partecipata, la cura e conservazione dei beni materiali e immateriali, e la promozione di iniziative culturali e di sostenibilità ambientale e sociale.

In Toscana, l’Ecomuseo delle Miniere racconta la storia delle attività minerarie. In Liguria, l’Ecomuseo della Castagna si dedica alla valorizzazione della coltivazione della castagna e dell’importanza sociale e culturale che il frutto ha avuto nella vita del paese.

Noi dell’Ecomuseo Mare Memoria Viva a Palermo siamo però l’unico ecomuseo urbano. Dedicati alla memoria e alla storia del rapporto tra la città di Palermo e il mare e a temi di giustizia ambientale e sociale lavoriamo con artisti e abitanti in esposizioni, laboratori e attività partecipative.

Scoprire gli ecomusei italiani significa immergersi in esperienze che vanno oltre la visita tradizionale, permettendo di esplorare storie e paesaggi unici, per tutti coloro che sono in cerca di una visita diversa dal solito.

Ecomuseo: una storia recente

Il concetto di ecomuseo è relativamente recente, nato negli anni '70 in Francia grazie agli sforzi di Georges Henri Rivière e Hugues de Varine. Questi pionieri del patrimonio culturale volevano creare un modello museale che andasse oltre la mera esposizione di oggetti, includendo il contesto ambientale e sociale in cui tali oggetti erano stati creati e utilizzati. L'idea era di trasformare interi territori in musei viventi, dove il patrimonio immateriale, le pratiche quotidiane e le tradizioni locali potessero essere preservate e valorizzate.

Nel tempo, il modello dell'ecomuseo si è diffuso globalmente, adattandosi ai contesti locali e alle necessità delle comunità. In Italia, ha avuto un impatto positivo su diverse regioni, rivitalizzando tradizioni, promuovendo lo sviluppo sostenibile e incoraggiando la partecipazione civica.

Gli ecomusei sono spazi dinamici che intrecciano storia e sfide contemporanee, offrendo opportunità di riflessione e apprendimento. Oggi, continuano a evolversi, combinando conservazione, valorizzazione ed educazione attraverso attività come laboratori e progetti di ricerca, e rappresentano modelli di gestione partecipativa e sostenibile che ispirano iniziative globali simili.

L'Ecomuseo Mare Memoria Viva

Raccontiamo storie di vita quotidiana, lavoro, migrazione e resistenza attraverso un approccio interdisciplinare e partecipativo.

La sede principale dell'Ecomuseo Mare Memoria Viva si trova all'interno dell'Ex Deposito delle Locomotive di Sant’Erasmo, uno spazio storico recuperato e trasformato in un centro culturale.

Esplorare l'Ecomuseo

Visitare l'Ecomuseo Mare Memoria Viva significa immergersi in un viaggio tra passato e presente, esplorando un allestimento che comprende una varietà di installazioni multimediali, fotografie, testimonianze orali e oggetti storici.

Le mostre passate hanno spaziato da temi come la vita dei pescatori e delle loro famiglie, alla trasformazione del paesaggio urbano costiero, alle storie di migrazione e integrazione.

L'Ecomuseo organizza anche una serie di programmi educativi e culturali rivolti a tutte le età, tra cui laboratori didattici per le scuole, workshop creativi, visite guidate e passeggiate urbane.

Questi programmi mirano a coinvolgere attivamente la comunità locale e i visitatori, promuovendo una conoscenza approfondita e partecipata del patrimonio culturale e ambientale della zona.

Inoltre, l’Ecomuseo è del tutto accessibile grazie all'abbattimento delle barriere architettoniche e all'inserimento di percorsi e dispositivi per persone cieche e sorde.

Perché visitare un ecomuseo?

Visitare un ecomuseo come Mare Memoria Viva offre numerosi vantaggi. In primo luogo, permette di vivere un'esperienza culturale immersiva e autentica, che va oltre la semplice osservazione passiva di oggetti esposti. Attraverso il coinvolgimento diretto della comunità e l'uso di metodologie partecipative, l'ecomuseo offre una comprensione più profonda e personale della storia e delle tradizioni locali.

Inoltre, gli ecomusei svolgono un ruolo fondamentale nella conservazione del patrimonio immateriale, valorizzando pratiche, conoscenze e storie che altrimenti rischierebbero di andare perdute. Questo approccio contribuisce a rafforzare l'identità culturale della comunità e a promuovere uno sviluppo sostenibile del territorio.

Infine, l'ecomuseo rappresenta un luogo di incontro e di scambio, dove persone di diverse età e provenienze possono condividere esperienze, conoscenze e prospettive. In questo modo, gli ecomusei favoriscono la coesione sociale e la partecipazione attiva dei cittadini nella vita culturale della propria comunità.

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Sede operativa: Via Messina Marine 14
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