Sono aperte le iscrizioni al campus estivo "Spazio Nemo" per bambini e bambine tra i 6 e i 12 anni che si svolge presso l’Ecomuseo Urbano Mare Memoria Viva.
Il campus è diviso in cinque turni, ogni turno ha una durata di due settimane.
Ad ogni turno possono partecipare 30 bambini, abitanti in 2 circoscrizione, divisi in due gruppi per età 6-8 e 9-12.

Turni:
1) Dal 15 giugno al 25  giugno
2) Dal 29 giugno  al 9 luglio
3) Dal 13 luglio al 23 luglio
4) Dal 27 luglio al 6 agosto
5) Dal 31 agosto al 10 settembre

l’ingresso è previsto alle 8.30 e l'uscita alle 13.30 

Il lunedì di ogni turno è prevista una gita fuori porta

 

Se sei interessato/a

Per informazioni chiamare Sasvati
dal lunedi al venerdi dalle 15.00 alle 18.00
al 3386177801

Il campus estivo Spazio Nemo è una delle attività del Progetto Odisseo, finanziato da Con i bambini Impresa Sociale di Fondazione con il Sud nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile.

Tema delle attività 
Le città nella città
Ogni strada di Palermo nasconde percorsi narrativi paralleli: dove adesso vedi una strada io vedo una costa piena di scogli, un po’ come nei giochi simbolici agli occhi di un bambino la scopa diventa un cavallo!

Esiste di certo la Palermo città dei monumenti arabo-normanni, ma noi di MarEdù faremo scoprire la città dell’acqua, la città delle piante, la città dei suoni, la città reale, la città visibile, la città sognata, la città immaginata.

Obiettivo ultimo delle nostre attività educative è sempre quello di educare alla cittadinanza attiva, ossia credere che sia possibile cambiare il mondo con un piccolo gesto per migliorare la propria comunità. I bambini e le bambine ascolteranno le nostre storie, immagineranno e fantisticheranno, ma poi useranno sempre le mani, ispirandosi a Munari che a sua volta si faceva ispirare dal detto cinese “se ascolto dimentico, se vedo ricordo, se faccio capisco”. Ascoltare storie, vederle (o meglio “guardarle”) nella realtà che vivo e infine fare per capire, per essere consapevole. Tutto questo è consapevolezza urbana.

Il tutto condito dalla scrittura condivisa di un diario di bordo di questa indimenticabile avventura estiva. E ovviamente: giocare, farsi gavettoni, ritrovarsi nella presenza, divertirsi insieme.

SCARICA QUI I DOCUMENTI PER IL CAMPUS 

01 Modulo Autocertificazione Genitori 

02 Modulo Dichiarazione di Responsabilità

03 Istruzioni Svolgimento Campus 

04 Liberatoria Uso Immagini 

05 Patto di Co-Responsabilità

Tra il dire e il fare, c'è di mezzo il mare

L’Ecomuseo Mare Memoria Viva è uno spazio di comunità e cultura che lavora sul senso dei luoghi, supporta azioni di cittadinanza attiva e rigenerazione urbana a base culturale. 

Da quest'anno puoi destinare il tuo 2x1000 e 5x1000 all’Ecomuseo e sostenere la nostra azione nel territorio. Indica nella dichiarazione dei redditi Mare Memoria Viva e il codice fiscale: 97304900828

Perchè donare una parte delle proprie tasse a un Ecomuseo a Palermo? 

Con le donazioni di questo inaspettato, triste e specialissimo anno in cui per troppi mesi il museo è stato chiuso, abbiamo deciso di lavorare su tre ambiti che ci sembrano importantissimi in questo presente in movimento:

  1. Il diritto all’orizzonte di bambini, bambine e giovani donne.
    L’ecomuseo accoglie ogni giorno bambini e bambine e giovani donne abitanti nella seconda circoscrizione condividendo occasioni di crescita, di gioco, di mutuo aiuto, di movimento e di creazione. Lo facciamo perché pensiamo che la cultura può aiutare le persone a costruire un progetto di vita e che un museo può cambiare l’immaginario, lavorare su un’idea di futuro, dare fiducia e aprire spazi di partecipazione.
  2. La cura dell’acqua, del nostro mare e del nostro fiume.
    Supporto a progetti di raccolta partecipativa di dati sullo stato di salute del mare e del fiume Oreto, mappature, escursioni nella natura urbana, laboratori di educazione ambientale e impegno per contrastare l’emergenza climatica.
  3. La creazione artistica.
    Come museo vogliamo sostenere ancora di più il lavoro degli artisti dopo un anno di sacrifici e divieti. Il museo è uno spazio di incontro tra artisti e abitanti, un luogo di co-creazione e sperimentazione di pratiche comunitarie in cui artisti/e, curatori e curatrici, persone adulte, bambini e bambine partecipano a percorsi di indagine sociale, creazione e restituzione attraverso diversi linguaggi di creazione.


Destinare il 2x1000 e 5x1000 è semplice:
Nel modulo della Dichiarazione dei redditi (730, CU, Unico) metti
la tua firma nel riquadro dedicato al “Sostegno del volontariato e delle altre organizzazioni non lucrative di utilità sociale, delle associazioni di promozione sociale” e indica nella riga sotto il codice fiscale dell’Associazione Mare Memoria Viva Onlus: 97304900828

Scarica il promemoria QUI 

Tempo di mare! è il campus estivo 2020 all’Ecomuseo Mare Memoria Viva realizzato nell’ambito del Progetto Odisseo. Da giugno a settembre, tre gruppi di bambini e ragazzi tra i 6 e gli 11 anni hanno giocato e partecipato a laboratori di educazione non formale con attività narrative, creative e di mappatura partecipativa alla scoperta della costa sud di Palermo.

Abbiamo iniziato a conoscerci, preparando i manifesti di noi stessi, con le cose che ci piacciono, che parlano di noi, e con un bel disegno di un volto che ci somiglia. Per fortuna di spazio all’Ecomuseo ne abbiamo tanto e abbiamo potuto vivere questi spazi rispettando tutte le misure anti-covid. Tanti sono stati i giochi d’acqua (per resistere al caldo!). Abbiamo coltivato un orticello nel giardino, costruito case e palazzi, parlato di Palermo e del suo mare, della costa Sud e la sua storia.

Il lunedì abbiamo sempre organizzato una gita fuori porta. Con i bambini siamo stati al mare e in montagna, abbiamo esplorato il Bosco di Ficuzza guardando da vicino la vegetazione e le piante che incontravamo nel percorso, alla scoperta dell'ambiente e delle nostre risorse territoriali. Siamo stati a Cinisi per visitare Casa Memoria Felicia e Peppino Impastato e abbiamo mosso i Cento Passi lungo il percorso fatto di pietre d'inciampo. E poi siamo stati in spiaggia e ci siamo tuffati nel mare! 

La città di Palermo è stata al centro delle nostre esplorazioni urbane. Siamo andati in giro per i mercati, quello di Ballarò e della Vucciria.
Con in mano videocamera, fotocamera e microfono abbiamo fatto delle interviste alle tante persone che abbiamo incontrato raccogliendo così un bel carico di storie! Abbiamo passeggiato per le viuzze del centro storico e poi siamo rimasti ad osservare e disegnare i monumenti della città.

E poi abbiamo esplorato la Costa-Sud, il nostro quartiere. I bambini sono diventati piccoli “ciceroni del loro territorio” e abbiamo iniziato a progettare insieme a loro delle mappe di quartiere. Mappe che seguono la traiettoria dello stupore e della curiosità, tipica dello sguardo dei bambini.

Tempo di Mare! è una delle attività del Progetto Odisseo, finanziato da Con i bambini Impresa Sociale di Fondazione con il Sud nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile. Soggetto responsabile del progetto: CIRPE, Centro Iniziative Ricerche Programmazione Economica.

Il progetto Odisseo nasce per contrastare la povertà educativa – ma anche culturale ed economica – nella Costa Sud della Città di Palermo. Odisseo trova il suo fil rouge nel mare e nel viaggio quali percorsi di scoperta e di conoscenza del proprio territorio, del suo patrimonio naturalistico e culturale, della sua ricchezza sociale, della sua storia straordinaria e, soprattutto, del suo capitale umano.

Casa Laboratorio del mare è un progetto che ha aperto gli spazi dell’Ecomuseo Mare Memoria Viva a bambini e giovani madri residenti nella II Circoscrizione del Comune di Palermo.
Da dove nasce?
Risponde a un’esigenza, un desiderio espresso dalle famiglie dei bambini che in passato hanno partecipato al nostro campus estivo: in molti ci hanno chiesto di aprire il museo e continuare le attività per i bambini e ragazzi anche durante il periodo scolastico. Con Casa-laboratorio del mare lo abbiamo fatto, grazie al supporto di Otto per Mille della Chiesa Valdese, attraverso due percorsi pomeridiani di attività al museo.

Il primo percorso ha coinvolto un gruppo di 20 bambini tra i 6 e i 10 anni che, nei pomeriggi, venivano al museo per fare i compiti con l’aiuto delle nostre educatrici, per giocare e fare diverse attività culturali.

Il secondo percorso ha coinvolto un gruppo di giovani madri del quartiere, pensato come un percorso di empowerment individuale per ciascuna delle partecipanti, che ha messo al centro gli strumenti della creazione e narrazione digitale. Inoltre, abbiamo portato avanti delle azioni che ci sono state utili per il consolidamento di un gruppo di volontari, formato da giovani, studenti e abitanti del quartiere, che hanno seguito parte delle attività di doposcuola e laboratorio per bambini. Alcuni volontari ci hanno raccontato cosa ha significato per loro questa esperienza e le motivazioni che li hanno spinti a essere volontari: per trovare nuovi stimoli, per sperimentarsi, per una crescita personale e professionale.

Cosa è successo durante il lockdown?
A marzo ci siamo ritrovati con il museo chiuso e ciascuno di noi isolato nella propria casa. Durante quei mesi con MarEdù, il dipartimento educazione dell'ecomuseo, abbiamo continuato a prenderci cura dei nostri piccoli utenti del progetto Casa Laboratorio del Mare. Come educatori ci siamo reinventati e abbiamo immaginato un modo di fare educazione diverso, che tenesse conto del momento che stavano vivendo. Siamo entrati nelle case dei bambini e, a distanza, abbiamo fatto i compiti insieme a loro. Poi abbiamo progettato una serie di attività da fare a casa o in famiglia basate sui “Diritti naturali di bimbi e bimbe” scritti dal pedagogista Gianfranco Zavalloni. E gliele abbiamo inviate, come fossero delle cartoline digitali.

Nel mese di maggio, a conclusione del nostro percorso insieme e dopo mesi di relazione a distanza, abbiamo preparato e consegnato a ciascun bambino una “Busta dal Mare” piena di giochi, colori e tante attività creative e divertenti, per regalare a bambini e bambine un sorriso, la magia dell’inaspettato.
Allo stesso tempo, durante il lockdown non abbiamo smesso di pensare alle famiglie della costa-sud di Palermo, gli abitanti della II circoscrizione. E così abbiamo progettato e inviato loro una “Guida che arriva dal Mare” un vademecum con delle informazioni utili, numeri da contattare, sportelli di supporto attivati, servizi di sostegno alle famiglie e altre cose che abbiamo ritenuto importanti e selezionato.

Casa Laboratorio del Mare è un progetto sostenuto da:

Informazioni utili per le famiglie della costa sud
a cura di Ecomuseo Mare Memoria Viva

Come in una nave dipendiamo gli uni dagli altri, la salute di uno dipende dalla salute dell’altro.
Come in una nave stiamo imparando che per vivere bene dobbiamo essere attenti a noi stessi e agli altri.
Tutto questo passerà e saremo forse migliori. Torneremo al mare presto.
NESSUNO SI SALVA DA SOLO
Ecomuseo urbano mare memoria viva, all’ ex deposito locomotive di sant’Erasmo è uno spazio culturale ed educativo gratuito dedicato alle storie delle borgate marinare, che si prende cura della costa sud.

scarica qui
una guida che arriva dal mare

 

Il carnevale sociale ci permette di mettere insieme tante voci, tanti desideri, tante visioni di futuro.

“Viva Madre Natura” è stato il tema della dodicesima edizione del Carnevale Sociale di Palermo promosso dall'associazione Handala. Madre natura è la terra che ci accoglie, è l’approdo, è il posto dove ricominciare, è la difesa e il rispetto dei diritti di tutte e tutti.
“Viva Madre Natura” è un tema che parla del diritto di tutte e tutti ad un mondo che sia un posto accogliente, parla del diritto di spostarsi per mare e per terra spinti dal desiderio di cambiamento e non dalle emergenze climatiche, economiche e sociali. Parla di giovani che in tutto il mondo hanno ripreso voce sul tema del futuro del pianeta. Perché è uno il mondo che ci accoglie e uno quello che resterà come casa per tutti e tutte. 

Cambiamo rotta! Non è ancora troppo tardi!
Questa è stata la nostra ispirazione per costruire il carnevale sociale del quartiere di Sant’Erasmo.

Abbiamo disegnato e costruito le maschere con i bambini del quartiere, abbiamo dipinto i nostri volti con dei trucchi ricavati dalle terre. Ci siamo travestiti da animali fantastici, principesse guerriere e paladini che difendono la natura. Abbiamo addobbato il nostro carro allegorico con elementi della terra e del mare, con un cartello con su scritto "La Natura è Fimmina!" e abbiamo sfilato per le strade del nostro quartiere di Sant'Erasmo.

 

Il carnevale sociale 2020 di Sant’Erasmo è realizzato grazie al contributo di PON Metro Palermo, Progetto cofinanziato dall’Unione Europea - Fondi strutturali e di investimento europei - Programma operativo città metropolitane 2014-2020 a cura di Centro di Accoglienza Padre Nostro ETS capofila, con Mare MEmoria Viva, CISS - Cooperazione Internazionale Sud Sud CURS Soc. Coop. I Sicaliani Cooperativa Sociale.

La sfilata è organizzata dall’Ecomuseo Mare Memoria Viva in collaborazione con la Casa della Cooperazione e il progetto Digitali Felici.

 

Il “Sea Box” è un museo in valigia, un dispositivo per realizzare e portare in classe mille esperienze educative
tenendo insieme narrazione, tecnologia e storia locale.

Cosa c’è dentro i Sea Box?
Ci sono storie, musiche, suoni, parole, immagini in movimento e fotografie.
Aprendolo si trovano: uno schermo touch, un microproiettore, uno scanner, oggetti parlanti e altri strumenti pensati per l’interazione con i ragazzi. Il Sea Box ci permette di proporre attività varie a partire dai materiali della collezione del museo, con la peculiarità di poter raccogliere e creare con gli studenti stessi nuovi contributi per il museo, ad esempio interviste o acquisizione di materiali video e fotografici di famiglia. 

Quali attività con le scuole? 

Per la primaria
Storie di comunità
I bambini divisi in piccoli gruppo inventano una storia a partire dai Dadi Contastorie. Una volta completato il proprio racconto, i gruppi lo registreranno con il Sea Box.
In seguito i bambini realizzeranno un disegno della propria storia inventata che verrà infine scansionata e inserita, insieme alla registrazione, all’interno del Sea Box, diventando quindi parte della collezione dell’ecomuseo.

Crea il tuo museo di storie in classe
Dopo una breve presentazione dell’Associazione e dell’Ecomuseo, le educatrici proietteranno la collezione di foto d’epoca dell’Ecomuseo, un repertorio di antiche stampe in bianco e nero che rivelano la storia della costa di Palermo e la sua trasformazione negli anni. Dopo i bambini mostreranno ai compagni le proprie foto di mare che hanno precedentemente raccolto dagli archivi di famiglia. La classe quindi costruirà un archivio fotografico, un piccolo spazio espositivo in cui le proprie foto raccontano storia e storie di Palermo.

Per la Secondaria di Primo Grado
Trasformazioni
All’interno di una Palermo in continuo cambiamento, ai ragazzi verrà chiesto di cercare il proprio quartiere su una mappa della città. Con dei post it dovranno cercare i luoghi fondamentali del quartiere nella loro quotidianità come una piazza, la casa dell’amico, il campo di calcio, etc. I ragazzi, divisi in gruppi, creeranno una mappa del loro quartiere segnando con colori diversi le cose che vorrebbero cambiare o valorizzare con progetti nuovi.
Parallelamente si potranno registrare delle brevi interviste rispondendo ai quesiti riguardanti il futuro della propria città. Il materiale raccolto farà parte della collezione del Sea Box dell’Ecomuseo.
Trasformazioni racconta i grandi cambiamenti urbani intervenuti a Palermo a partire dalla seconda metà dell’800, ed in particolare la straordinaria e sregolata espansione nota come Sacco di Palermo, che in un trentennio (anni ‘50-’80) ha completamente mutato l’assetto della città. 

Con il Sea Box proponiamo un’esperienza che rende i ragazzi autori, permette loro di sperimentare un uso creativo della tecnologia, contribuendo alla costruzione della memoria collettiva di Palermo e il suo mare che l’Ecomuseo porta avanti.

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Sea Box si inserisce nel progetto “Mare Altrove”, finanziato dal bando Funder35 - 2018
In partnership con Istituto Geriatrico SicilianoCoop. Soc. Karol, volto a progettare exhibit mobili con lo scopo di portare “il museo fuori dal museo”.
Sea Box è il risultato di un lavoro di ricerca sul campo condotto insieme ad educatori, studenti delle scuole, operatori socio-sanitari, anziani residenti in case di cura e di riposo, pazienti ospedalieri, persone soggette a riduzione della mobilità e pertanto impossibilitate a visitare direttamente l’Ecomuseo.

Ponte di mare – come ricongiungere progetto e desiderio è un progetto dell’ Ecomuseo Urbano Mare Memoria Viva e CLAC, vincitore del bando “Prendi Parte! Agire e pensare creativo” ideato dalla Direzione Generale Arte e Architettura contemporanee e Periferie urbane (DGAAP) del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, per promuovere l’inclusione culturale dei giovani nelle aree caratterizzate da situazioni di marginalità economica e sociale.

Il progetto - realizzato da Ecomuseo Urbano Mare Memoria Viva e CLAC, in partenariato con l’associazione Mare Memoria Viva, l’Istituto di Formazione Politica Pedro Arrupe, l’associazione Caravanserai Palermo e l’associazione Zisalab – ha coinvolto  35 giovani NEET (giovani tra i 18 e i 29 anni che non studiano e non lavorano) italiani e stranieri in due percorsi creativi guidati dalla designer Sara Ricciardi e dall’artista Juan Esteban Sandoval.

ARRICRIATI

workshop a cura di Sara Ricciardi

Il laboratorio dal titolo “ARRICRIATI” è stato affidato alla designer Sara Ricciardi e ha avuto come scopo principale quello di creare un team di lavoro che progettasse una linea di merchandising inedita per l’Ecomuseo Mare Memoria Viva.

Già nell’ironico doppio senso sotteso al titolo si dice molto sia della personalità del suo art director – artista, performer, designer ed esperta di social design e di processi di rigenerazione urbana, eclettica e visionaria donna del sud -  sia della finalità del workshop: in dialetto meridionale infatti “arricriarsi” significa godere oltremodo di qualcosa, ma gioca anche con il significato primario di “ri-crearsi”, di immaginare nuovi percorsi di vita lavorativa e non solo. L’approccio scelto dalla Ricciardi è stato quello “”design thinking” usato sia nella progettazione dei prodotti da produrre in tutte le sue fasi, ma anche e soprattutto per riflettere su di sé e sulla progettazione del proprio futuro. Il workshop ha avuto come partner nella produzione la crew di Crossing Over, progetto nato dalla partnership tra le associazioni culturali ZisaLab e CaravanSeraiPalermo, costituite da giovani artisti e progettisti palermitani; insieme hanno condotto un lungo e impegnativo percorso formativo sulla serigrafia, grafica, stampa e disegno

Il lungo percorso del workshop ha visto coinvolti in maniera entusiasta i giovani partecipanti che hanno preso parte ad ogni fase di creazione di un prodotto creativo: brainstorming, analisi del contesto e del committente, riflessione sui dei target di pubblico, ideazione del concept ma anche fattivamente alla costruzione e produzione dei prodotti. Hanno imparato a costruire un telaio di serigrafia, a usare i software di grafica, a scegliere i materiali, a usare tutte le attrezzature di una falegnameria professionale.

La cosa più interessante è stata la sinergia che si è venuta a creare nel team di lavoro, tanto che alcuni hanno deciso di continuare a lavorare insieme, dandosi un nome collettivo, “MAREA”, che è anche l’insegna del grande nuovo espositore che ospiterà tutti gli oggetti creati all’interno del museo.

Il workshop ha rappresentato per l’Ecomuseo un’ulteriore occasione per alimentare la comunità di amici, sostenitori e fruitori. Come racconta Marina Sajeva, curatrice del workshop e responsabile dei Servizi Educativi. “ I ragazzi hanno camminato con noi nei luoghi di cui il museo parla, hanno imparato a memoria con passione le storie che sono raccolte nel percorso dell’ecomuseo, hanno ascoltato le nostre esigenze e i nostri sogni per Palermo e il suo mare. Con noi, giovani imprenditori nel settore culturale, sono riusciti a confrontarsi e a trarre spunto dalle nostre storie professionali. Con alcuni di loro sicuramente continueremo a collaborare, è stata una grande opportunità di creare relazioni con ragazzi del quartiere di questa difficile fascia di età, siamo molto grati alla Direzione Generale Arte e Architettura contemporanee e Periferie urbane per questo bando sperimentale e coraggioso ”.

Sara Ricciardi, giovane e già affermata designer campana con base a Milano (www.sararicciardi.org). Sara è un vulcano di energia capace di estrapolare da ogni limite un segno autentico e personale, il suo motto è “fate divertendovi”, ne sono un esempio i suoi allievi della NABA e della DOMUS ACADEMY. Elabora workshop urbani di co-progettazione partecipata in cui si analizzano le periferie e si individuano dinamiche ad hoc per lo sviluppo territoriale e la riqualificazione degli spazi e dei servizi. Insieme al comune di Milano monitora le periferie e i CAM - centri di aggregazione - per creare materiale editoriale e progetti condominiali volti a favorire una sinergia tra gli individui dei contesti popolari che rianimino le dinamiche relazionali e spaziali.

La festa delle cose

workshop a cura di Juan Esteban Sandoval

Il laboratorio ideato e condotto dall'artista Juan Estaban Sandoval ha coinvolto un gruppo di ragazze e ragazzi eterogeneo per età, provenienza e background in un percorso che segue tutte le fasi di progettazione e di realizzazione di manufatti, partendo da materiale grezzo, fino alla creazione e all'uso di oggetti. Il gruppo ha raccolto nei campi, vicino al museo, campioni di terre argillose, sperimentando la lavorazione in diverse fasi, fino alla creazione di oggetti in terracotta.

L'ideazione di questi oggetti è passata attraverso un confronto e una riflessione sulla relazione tra cose, storie personali e storie del territorio. In questo modo i partecipanti hanno potuto leggere la collezione dell' Ecomuseo in maniera inedita, pensando a come gli oggetti veicolino testimonianze o a come oggetti di nuova creazione possano stimolare dinamiche di aggregazione.

Insieme hanno deciso di plasmare delle ciotole, oggetti diversi ma parte di una stessa serie, e dei ciondoli di una grande collana. Per cuocere questi oggetti, gli stessi partecipanti realizzeranno un forno di carta e di argilla, dando vita a una lunga cottura rituale. Il laboratorio culmina nella festa dell'11 maggio, in cui questi oggetti prenderanno vita, verranno offerti e mostrati a chi prenderà parte alla “Festa delle cose”!

Questo percorso è stato un'esperienza collettiva di consapevolezza e di conoscenza della materia di cui sono fatte le cose, per mettere in luce come nell'essere umano il fare e il pensare non siano processi slegati.

Lo scopo principale non è stato acquisire competenze tecniche di lavorazione, quanto piuttosto fare toccare con mano quanto si cela dietro gli oggetti che ci circondano nel quotidiano.

Dietro questi oggetti vi sono storie affettive, processi di lavorazione umana, cicli naturali così come progetti e idee. Il tutto legato a tempi spesso lenti, in cui per arrivare a tenere un oggetto tra le mani bisogna imparare ad attendere e anche a rischiare, che durante la lavorazione, qualcosa vada storto.

Juan Esteban Sandoval ha pensato che tutto questo fosse simbolico per ragazzi e ragazze che si trovano davanti al proprio progetto di vita. Per dirla con Bruno Munari: “ La conoscenza del come si fa a fare o a conoscere le cose, è un valore liberatorio: è un “fai da te” di te stesso”.

La curatrice Giulia Crisci racconta: “Nel contesto dell'Ecomuseo ci è sembrato importante proporre un processo di trasformazione evidente, dalla materia al manufatto, per raccontare come il pensare e l'agire creativo trasformino l'esistente. Abbiamo voluto condividere con i ragazzi l'idea che prendere parte, essere attori della propria vita, significhi anche giocare un ruolo nella società, impegnandosi a trasformare se stessi e ciò che ci circonda. Nel nostro caso volando alto, ricordarsi che è possibile fare e rifare una città diversa”.

Per mettere l'accento sulla dimensione collettiva tutto il percorso culmina nella costruzione condivisa del forno, che per diverse ore cuoce gli oggetti e crea un momento rituale e con una grande festa aperta a tutta la cittadinanza.

Juan Esteban Sandoval del collettivo El Puente_Lab, è nato a Medelin(Colombia) nel 1972, vive tra la Colombia e l’Italia. Per lui “l’arte è un motore, non deve essere isolata dalla vita di tutti i giorni, ma radicata e in dialogo con tutto il mondo sociale”. Nel 2003 ha fondato il collettivo El Puente_Lab il cui lavoro si fonda sul principio di trasformazione sociale responsabile e considera la creazione artistica come uno strumento di attivazione che avvia, facilita e accompagna processi di educazione, comunicazione e trasformazione urbana e sociale.

Sessanta bambini del quartiere Settecannoli-Brancaccio, sei educatori museali Maredù, due intensi mesi da metà giugno a metà agosto, ogni giorno laboratori diversi e attività ludiche e creative, 7 luoghi da esplorare, fuori dal museo.
Sono gli ingredienti che hanno dato vita a "Il Mare Non Ha Paese", progetto realizzato grazie al fondo dell’Otto per Mille della Chiesa Valdese.
Anche per questa estate, in continuità con il progetto Museo in Gioco nel 2018, le attività realizzate dal dipartimento educazione MarEdù hanno consolidato il legame con il proprio quartiere facendo dell’Ecomuseo un luogo di aggregazione, affrontando tematiche capaci di far crescere nei nostri piccoli una nuova cittadinanza attiva.
Progetto sostenuto dal fondo dell’Otto per Mille Valdese in collaborazione con: ICS Sperone Pertini, Direzione Didattica Maneri Ingrassia, Narrabosco, Palma Nana, WWF, Greenpeace, Giocherenda, Casa Memoria Peppino e Felicia Impastato, Freschette BioBistrot, Antonio Scannavino e Mario Barnaba.

MarEdù, dipartimento educazione dell'Ecomuseo Urbano Mare Memoria Viva di Palermo, dedica da febbraio a giugno un ciclo di laboratori per bambini dai 5 ai 10 anni e per bambini e genitori insieme, ispirati ai “Diritti naturali di bimbe e bimbi” scritti da Gianfranco Zavalloni, creativo, educatore, ambientalista e dirigente scolastico prematuramente scomparso nel 2012.

Come sottolinea Marina Sajeva, responsabile servizi educativi del museo: nel pensiero pedagogico di Zavalloni ci sono molti dei valori su cui si fonda l’approccio educativo di Mare Memoria Viva come l'educazione ambientale e il ritorno alla natura, la cittadinanza attiva, le tecnologie a misura d'uomo e l’importanza della manualità, il multiculturalismo e contemporaneamente l'importanza delle lingue e delle tradizioni locali, e ogni forma di non violenza.

 L’iniziativa è realizzata in collaborazione con: Crossing Over Design, Freschette BioBistrot, Palermo Scienza e INAF Osservatorio Astronomico e continua idealmente il “Mese dei Diritti” proposto a novembre dal Garante Infanzia e Adolescenza del Comune di Palermo a testimonianza dell’impegno dell’Ecomuseo del mare per la rigenerazione urbana ed umana della costa sud-est.

Il contributo di 5 euro serve a supportare le attività sociali del museo.

Per info e prenotazioni si può telefonare o scrivere su whatsapp a Claudia +39 320 4134868.

  1. IL DIRITTO ALL’OZIO

a vivere momenti di tempo non programmato dagli adulti.

16 febbraio
Aiutami a fare da solo.

Così diceva Maria Montessori. E quindi? Cosa dovrei fare? I grandi non potranno dirti con quale attività giocare. Davanti a te carta, colori, libri, giochi e deciderai tu con cosa giocare. Immagina, divertiti e soprattutto impegnati a essere tu l’inventore del tuo gioco dell’ozio.

(per bimbi dai 5 ai 10 anni)

 

  1. IL DIRITTO DI SPORCARSI

a giocare con la sabbia, la terra, l’erba, le foglie, l’acqua, i sassi, i rametti.

23 febbraio: La felicità di saltare sulle pozzanghere!

In questa attività la tua voglia irresistibile di saltare sulle pozzanghere verrà esaudita. E non è finita qui: potrai sporcarti le mani col fango e con i colori, con la terra e con le foglie per creare la tua opera d’arte unica e irripetibile.

(per bimbi dai 5 ai 10 anni)

 

  1. IL DIRITTO AGLI ODORI

a percepire il gusto degli odori, riconoscere i profumi offerti dalla natura.

9 marzo: L’odorario: Smells like teen spirit

L’erbario è un libro che descrive le piante. Un ODORARIO sarà il tuo personalissimo libro in cui raccoglierai alcune specie di fiori o di piante presenti nel bellissimo Orto Botanico di Palermo a partire però dalla scoperta dei suoi odori a cui  spesso stando in città non prestiamo più molta attenzione.

(per bimbi dai 6 ai 10 anni) Orto Botanico di Palermo.

 

  1. IL DIRITTO AL DIALOGO

ad ascoltare e poter prendere la parola, interloquire e dialogare.

Sabato 23 marzo: SENTI CHI PARLA!

Quante volte i bambini vengono esclusi da discorsi e decisioni che spettano solo agli adulti? Questa volta possono dire “la loro”. Si capovolgono ruoli, compiti e bisogni all’interno di uno spazio in cui ognuno può ascoltarsi, ascoltare e sentirsi ascoltato. Gli elementi principali sono: condivisione, apertura all’altro, responsabilità condivisa. Genitori e figli insieme, per dialogare, per nutrire legami.

 

  1. IL DIRITTO ALL’USO DELLE MANI

a piantare chiodi, segare e raspare legni, scartavetrare, incollare, plasmare la creta, legare corde, accendere un fuoco.

Sabato 13 aprile: Inventare gli oggetti.

Gli artigiani sono coloro che da sempre creano gli oggetti che ci servono per la vita di tutti i giorni, oggetti per abbellire le persone e le nostre case; per farlo usano le loro sapienti mani. Ti porteremo nella bottega di veri artigiani per inventare e realizzare con le tue mani il tuo oggetto.

(per bimbi dai 5 ai 10 anni)

 

  1. IL DIRITTO AD UN BUON INIZIO

a mangiare cibi sani fin dalla nascita, bere acqua pulita e respirare aria pura.

Sabato 27 aprile: La merenda più buona.

Sappiamo quanto sia importante mangiare cibi sani; ma quali sono questi cibi sani? Perché è importante scegliere bene i prodotti? Quanto quello che mangi influisce sulla vita del nostro pianeta? Certo…tu sei un bambino! Forse è un po’ presto farsi tutte queste domande, ma se verrai a questa merenda speciale presso Le Freschette Bio Bistrot imparerai tanto e così da far valere il tuo diritto a vivere in un mondo più pulito. PORTA ANCHE I TUOI!

Genitori e figli insieme.

 

  1. IL DIRITTO ALLA STRADA

a giocare in piazza liberamente, a camminare per le strade.

Domenica 12 maggio: La Piazza è mia.

I nostri nonni passavano i loro pomeriggi a giocare in piazza, armati solo di tappi di bottiglia, corde per saltare e foglietti di carta. Ma come facevano, senza i cartoni animati e i pokemon go? Una domenica mattina per riscoprire le piazze e tutto quello che nelle piazze si può fare.

 

  1. IL DIRITTO AL SELVAGGIO

a costruire un rifugio-gioco nei boschetti, ad avere canneti in cui nascondersi, alberi su cui arrampicarsi

  1. IL DIRITTO AL SILENZIO

ad ascoltare il soffio del vento, il canto degli uccelli, il gorgogliare dell’acqua

Domenica 19 maggio: Il buon selvaggio!

abbiamo deciso di unire questi due diritti perché “giocare con la natura” significa innanzi tutto rispettarla mettendoci in ascolto di essa senza rompere il suo equilibrio perfetto. In questa attività dovrai esercitare tutta la fantasia per trovare nei rami, nelle foglie e nei cespugli i tuoi nuovi giochi. Dopo aver giocato a più non posso però ci regaleremo un momento di silenzio in cui fare parlare solo lei: Madre Natura.

 

  1. IL DIRITTO ALLE SFUMATURE

a vedere il sorgere del sole e il suo tramonto, ad ammirare, nella notte, la luna e le stelle.

Domenica 9 giugno: Cinquanta sfumature di cielo

a conclusione del ciclo di attività educativa sui Diritti dell’infanzia invitiamo te e i tuoi genitori a passare una serata all’Ecomuseo: guarderemo con il naso all’insù il cielo ammirandone i suoi colori dall’ora del tramonto alla sera quando le stelle si accendono. Grazie alla collaborazione con l’ANIEF riuscirai a guardarle come se fossero vicine vicine. Chi ne indovina di più?

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Associazione Mare Memoria Viva ETS
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Codice fiscale: 97304900828 P.Iva: 06588240827
Sede operativa: Via Messina Marine 14
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