L’Ecomuseo Mare Memoria Viva è un centro culturale ed educativo che lavora sul senso dei luoghi e supporta pratiche di cittadinanza attiva.
Puoi sostenere la nostra azione per la giustizia sociale destinando sia il 5x1000 che il 2x1000 indicando nella dichiarazione dei redditi il nostro codice fiscale: 97304900828

Perchè donare una parte delle proprie tasse a un Ecomuseo a Palermo?

La missione educativa è centrale per l’ecomuseo nella convinzione che educare significa incidere sul presente.
L’ecomuseo accoglie ogni giorno bambini e bambine, ragazzi e ragazze, condividendo con loro occasioni di crescita, di gioco, di mutuo aiuto, di movimento e di creazione. Lo facciamo perché pensiamo che la cultura può aiutare le persone a costruire un progetto di vita e lavorare su un’idea di futuro, dare fiducia e aprire spazi di partecipazione. 

Chiamiamo questa idea diritto all’orizzonte.  

Il diritto all’orizzonte tocca il tema della capacitazione, della pedagogia dell’autonomia, educhiamo a pensare possibile il miglioramento delle condizioni di vita ed essere persone creative e impegnate per i diritti e, la cura del mondo.
Pratichiamo il diritto all’orizzonte per nutrire l’inclinazione dei bambini alla libertà e all’invenzione del futuro.

Destinare il 5x1000 e 2x1000 è semplice:

Nella Dichiarazione dei redditi ogni contribuente può destinare sia la quota del 5x1000 che la quota del 2x1000 dell'IRPEF nei seguenti modelli:

UNICO — Lo presentano i titolari di redditi di impresa e di lavoro autonomo per i quali è richiesta l'apertura di una partita IVA.
730 — È il modello riservato ai dipendenti e ai pensionati, in caso di dichiarazione dei redditi non troppo complessa.
CU/Certificazione unica — I soggetti che non sono tenuti a presentare la dichiarazione dei redditi possono comunque indicare la propria scelta relativa al 5 per mille tramite una apposita scheda allegata direttamente al CU.

Per sostenere l’Ecomuseo metti la tua firma nel riquadro dedicato al “Sostegno del volontariato e delle altre organizzazioni non lucrative di utilità sociale, delle associazioni di promozione sociale” e indica nella riga sotto il codice fiscale dell’Associazione Mare Memoria Viva Onlus: 97304900828

Scarica il promemoria QUI 

U-DATInos è un progetto artistico partecipativo nato nel 2020 dal desiderio di prenderci cura del territorio che viviamo ogni giorno: la costa sud-est di Palermo e il suo fiume, l’Oreto. Abbiamo sempre avuto un legame con il fiume Oreto, soprattutto alla luce della nostra partecipazione nel Contratto di Fiume, ma U-DATInos ha segnato l’inizio di una progettualità legata all’Oreto e di un percorso non solo di attivismo, ma anche artistico e culturale. 

Il progetto ha visto come autori il duo di artisti e ricercatori formato da Salvatore Iaconesi e Oriana Persico. Ma, oltre a loro, c’è stato il fondamentale coinvolgimento di cittadin*, attivist*, student* e ragazz* che, divenuti Custodi dell'acqua, hanno raccolto, tramite l’utilizzo di sensori, dati relativi allo stato di salute del fiume che sono andati ad alimentare l’opera d’arte infoestetica e datapoietica realizzata da Iaconesi/Persico all’interno del progetto: una pianta/scultura animata dai dati.

L’azione artistica partecipata di U-DATInos ricostruisce collettivamente l’identità del fiume Oreto e permette ai dati di farsi esperienza condivisa e accessibile, cultura diffusa e conoscenza agibile dai cittadini e cittadine - non solo da espert*. Concepiti come questione esistenziale e spazio di espressione, in U-DATInos i dati diventano la porta di accesso per entrare in contatto con questioni complesse del pianeta, come lo stato delle acque di una città.

I Custodi dell’acqua sull’Oreto

Una delle componenti principali del progetto è stata la conoscenza: all’interno di un workshop 16 student* e cittadin* selezionat* hanno ottenuto una serie di sensori per poter rilevare le informazioni sullo stato dell’acqua e hanno imparato ad usarli, per poi pubblicare, trasmettere e comunicare i dati raccolti. Un altro punto cardine è stata, infatti, la generazione di dati e informazioni che potessero poi alimentare un database collettivo, direttamente collegato all’opera datapoietica firmata dal duo Iaconesi/Persico.

Tutti questi dati sono stati collezionati durante escursioni collettive sull’Oreto, che hanno permesso ai Custodi di entrare in contatto con il territorio e muoversi lungo il fiume, ascoltando le sue acque. In questo modo, i partecipanti hanno sviluppato un nuovo rituale sociale dove corpo umano, tecnologie e natura si mescolano in una nuova esperienza connettiva in cui le dimensioni online e offline si fondono.

U-DATInos è diventato, così, anche piattaforma di attivazione di una comunità e luogo di incontro dove interrogarsi sul nostro rapporto con l’ambiente: tutt*, infatti, possono diventare custodi del fiume.

L’opera 

Un’altra delle componenti fondamentali di U-DATInos è stata l’esperienza: l’opera d’arte generativa, ancora oggi nel nostro Ecomuseo, alimentata dai dati raccolti, si anima di suoni e luci dando voce alle acque della città, informandoci sulla loro condizione per come emerge dalla raccolta.

Attraverso l’opera di Salvatore Iaconesi e Oriana Persico, l’arte permette di creare una connessione sensibile con i dati ambientali e aiuta a sviluppare una consapevolezza rispetto al loro ruolo nella nostra contemporaneità. L’opera datapoietica è tecnologica e vulnerabile: come una pianta vivente ha bisogno di nutrimento per essere animata. 

Durante l’opening al pubblico, il dialogo - ultimo step fondamentale del progetto - tra abitant*, ricercator*, student* e istituzioni, ha portato alla luce U-DATInos come lo specchio di una possibile alleanza tra computazione, esseri umani e ambiente. Alleanza che ci permetterebbe di affrontare i fenomeni complessi della nostra società – come l'inquinamento, il cambiamento climatico o la pandemia – con lo sguardo rivolto ai futuri del Fiume Oreto.

U-DATInos è un progetto dell’Ecomuseo Urbano Mare Memoria Viva firmato dal duo di artisti/ricercatori Salvatore Iaconesi/Oriana Persico.
Il progetto è vincitore del bando Creative Living Lab II edizione, promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo.

Partner scientifico e tecnologico: HER: She Loves Data

Sito ufficiale di progetto

P.arch - Playground per architetti di comunità è un progetto nato nel 2019 per contrastare il crescente livello di povertà educativa tra i giovani delle scuole primarie e secondarie del Lazio e della Sicilia.

Sono stati tre i territori e le scuole coinvolte: Palermo con l’Istituto Comprensivo Giuliana Saladino, Favara con l’Istituto Comprensivo Falcone e Borsellino e Roma con l’Istituto Comprensivo via Maffi. Il progetto ha coinvolto bambini e bambine di Lazio e Sicilia in un percorso di apprendimento innovativo con tante attività differenti, tra cui laboratori di architettura, storytelling e gaming, per ripensare le scuole e le città e per rafforzare le comunità sui territori, creando partecipazione.

Siamo profondamente convint* che la scuola possa e debba essere un motore di sviluppo e cambiamento del territorio, ma soprattutto il luogo dove si formano i cittadini e le cittadine di domani: per questo è fondamentale, per noi come Ecomuseo, lavorare attivamente all’interno della comunità educante della nostra città.

P.arch è un progetto che si è sviluppato a cavallo degli anni pandemici, dunque non è stato facile immaginare le modalità attraverso cui rafforzare la comunità educante e dare voce ai quartieri: in questa cornice è nata l’idea di creare tre *Musei Collettivi di Quartiere*, per ripensare gli spazi pubblici e raccogliere patrimoni culturali collettivi.

CEP

Grazie al progetto P.arch, quindi, abbiamo lavorato con l’Istituto Comprensivo Giuliana Saladino nel quartiere San Giovanni Apostolo di Palermo per la creazione del suo *Museo Collettivo di Quartiere*: uno spazio partecipato in grado di restituire la storia del quartiere e di chi lo abita, un museo che mette al centro le persone.

Abbiamo deciso di lavorare attraverso la pratica fotografica e la scrittura partecipativa con il supporto di Roberto Boccaccino e Simone Sapienza di Minimum, di operator* dell’Assocazione San Giovanni Apostolo Onlus e di alunn* e docenti dell’I.C. Giuliana Saladino, per rendere più immediata la connessione tra scuola-territorio e i creativi che hanno indagato il quartiere sperimentando nuovi linguaggi.

Oltre al lavoro di artisti e creativi, una delle prime attività di costruzione del museo diffuso è stata il concorso fotografico #everydayCEP, che ha avuto luogo dall’1 aprile al 10 giugno 2021. L’idea alla base era quella di raccogliere diverse visioni che abitanti, famiglie, ragazzi e ragazze hanno del quartiere San Giovanni Apostolo: ognuno poteva pubblicare la foto su Instagram, utilizzando l’hashtag, e partecipare, così, alla creazione del museo.

Successivamente, a settembre e ottobre, abbiamo svolto dei laboratori con gli studenti e le studentesse dell’I.C Giuliana Saladino dove, a partire dalle foto che si trovano nell'archivio dell'Ecomuseo, ognun* ha raccontato delle storie vissute al mare, per poi immaginare come sarebbe San Giovanni Apostolo se ci fosse il mare: a partire da queste immaginazioni, bambini e bambine hanno creato dei collage che sono diventati una parte fondamentale del museo collettivo.

Quello che è scaturito dall’intero processo sono dei taccuini, di immagini e testi, che restituiscono voci e visioni degli abitanti sul loro quartiere. Ogni quaderno è stato curato da un gruppo di abitanti e ognuno ha un proprio tema, una sua estetica e una sua visione. Ognuno restituisce un punto di vista su San Giovanni Apostolo.

Il Museo Collettivo di Quartiere è stato inaugurato il 31 marzo 2022 negli spazi del Centro San Giovanni Apostolo, portando a compimento questo lungo processo di partecipazione, che ci auguriamo sia solo l’inizio di un lavoro della comunità su se stessa e sul suo territorio.

RIGENERAZIONE URBANA NEL CORTILE DELL’I.C. GIULIANA SALADINO

Il secondo intervento a cui abbiamo preso parte all’interno del progetto P.arch è stata un’azione di rigenerazione degli spazi in disuso del cortile dell’I.C. Giuliana Saladino. Per farlo abbiamo portato avanti un processo di condivisione e ripensamento dello spazio insieme a ragazz* e insegnanti.

Attraverso la progettazione e la costruzione di arredi modulari e trasformabili, abbiamo immaginato un nuovo modo di vivere gli spazi esterni, in modo che potessero accogliere sia attività didattiche all’aperto, sia attività ludico - ricreative. 

Preliminarmente alla costruzione degli arredi, abbiamo svolto un laboratorio di co-progettazione con i ragazzi e le ragazze di due classi della scuola, finalizzato a fare emergere sogni, bisogni, percezioni e nuovi immaginari riguardanti la trasformazione adattiva e condivisa di spazi. Da questi laboratori sono scaturiti gli spunti che ci hanno guidato nella progettazione degli arredi e nell’immaginazione generale dello spazio.

P.arch è un’iniziativa ideata da FARM CULTURAL PARK e Melting Pro in partenariato con: Comune di Palermo, DARCH Dipartimento di Architettura - UniPa, Istituto Comprensivo Giuliana Saladino, Istituto Comprensivo Falcone e Borsellino di Favara, Istituto Comprensivo via Maffi di Roma, Ecomuseo Casilino Ad Duas Lauros, CLAC, DigitalFun S.R.L., Made for Skills, ReteIter.

P.arch è un progetto selezionato da “Con i Bambini” nell’ambito del “Fondo per il contrasto alla povertà educativa minorile”.

Le attività presso il quartiere San Giovanni Apostolo sono state portate avanti, oltre che con i partner di progetto, anche grazie al collettivo Minimum e a operator* dell'Associazione San Giovanni Apostolo Onlus.

Il giardino è dove si coltiva, dove si fa crescere, dove si condivide e sarà, per l’ecomuseo e le famiglie che lo vivono, spazio collettivo di apprendimento e rispetto.

[vc_empty_space]Il giardino è il luogo in cui si materializzano i nostri sensi, dove avvengono le interazioni tra gli elementi e l’interdipendenza di tutte le cose si manifesta nella misteriosa semplicità della natura. Affinché questo si riveli è necessario porsi in osservazione e in ascolto dell’ambiente.
Siamo partit* da questa considerazione per trasformare lo spazio verde del nostro Ecomuseo in un giardino comunitario

Il Giardino del mare è stato realizzato attraverso un processo di creazione collettiva che ha coinvolto bambini e bambine del quartiere. Lo abbiamo pensato come uno spazio di cura, un luogo a disposizione della città dove poter svolgere attività educative e culturali, ma anche solo rilassarsi e stare insieme. Con bambini e bambine abbiamo piantumato arbusti e piante che potessero aumentare la biodiversità dell’ambiente e seminato per permettere la crescita di un tappeto verde naturale. 

Il giardino, per noi, è stato uno spazio permanente di educazione ambientale e di educazione alla sostenibilità, un luogo in cui scoprire e studiare gli elementi naturali. Il lavoro educativo, infatti, ha molte cose in comune con la terra e per questo ci siamo impegnat* e ci impegneremo ancora a coltivare e far crescere il giardino dell’Ecomuseo.
Siamo convint* che sporcarsi le mani con la terra, toccare le piante, i fiori e gli insetti ci possa permettere di far avvicinare bimbi e bimbe al nostro territorio e aiutarli a comprendere l'importanza della natura che ci circonda. Nel nostro giardino comunitario abbiamo cercato di coltivare cura e rispetto per il mondo, immaginando così che ogni pianta crescesse insieme a ogn* bambin* impegnat* in questa esperienza.

Il 3 e il 10 aprile 2022 abbiamo organizzato due giornate di festa per inaugurare il Giardino del Mare, donarlo alla città e al territorio che ci accoglie. Due domeniche al museo piene di attività creative per bambin* e adulti, pic-nic, spettacoli e concerti.

Per noi è stato importantissimo “crescere un giardino”, una metafora ispirata al “giardiniere planetario” del filosofo Gilles Clemént che propone di guardare alla diversità come una garanzia di futuro per l’umanità.

Il Giardino del Mare è un progetto che si è strutturato su tre attività principali. La prima azione prevedeva, appunto, la creazione di un giardino comunitario negli spazi esterni dell’ecomuseo. La seconda attività ha coinvolto un gruppo di bambini e bambine tra i 7 e i 12 anni che, per tutto l’anno scolastico hanno trascorso i pomeriggi al museo. Insieme alle operatrici di MarEdù - il dipartimento educativo del museo - abbiamo fatto i compiti, giocato e sviluppato insieme, attraverso diverse attività culturali e laboratori, momenti di crescita, aggregazione e mutuo aiuto

Infine, un’ulteriore attività del progetto ha previsto l’attivazione di un percorso di aggregazione, confronto e formazione rivolto a un gruppo di donne formato dalle mamme dei bambini che hanno frequentato il percorso pomeridiano di doposcuola, e a giovani donne abitanti dei quartieri di Sant’Erasmo e Romagnolo. Le partecipanti sono state seguite da una facilitatrice che ha curato le relazioni di gruppo e co-progettato le attività da svolgere, coinvolgendo artisti ed esperti. 

Insieme abbiamo condiviso dei racconti intimi, parlato degli sforzi nella nostra quotidianità, della condizione della donna. Abbiamo discusso della città, visitato posti e fatto passeggiate urbane. Un percorso di partecipazione, autodeterminazione ed empowerment di genere, che ha messo al centro la cura di sé.

Il Giardino del Mare è un progetto di Mare Memoria Viva in partnership con In Medias Res e sostenuto dal Fondo Otto per Mille della Chiesa Valdese.

CIELI è un programma di attività culturali, visite e laboratori dedicati a bambini e bambine, dai 6 ai 13 anni, che abitano a Palermo, nel territorio compreso tra l’antico porto di Sant’Erasmo e la storica piazza Kalsa.

Il progetto nasce per rafforzare il patto educativo che lega l’Ecomuseo Mare Memoria Viva e booq Bibliofficina di Quartiere, entrambi impegnati da molti anni nel contrasto alle povertà educative, attivando processi di sviluppo locale e coinvolgendo bambini e bambine per allargare la partecipazione culturale: questo per noi significa essere comunità educante attiva sul territorio.

Nel progettare le attività ci siamo ispirati alle metodologie di apprendimento esperienziale e di outdoor education, alle teorie di Freinet, Illich, Milani, Rodari e altri pensatori della pedagogia innovativa.

Abbiamo immaginato cinque diversi percorsi (conoscere, inventare, esplorare, leggere, immaginare) con l’obiettivo di istituire un modello sostenibile e replicabile di azione educativa, creativa e civica.

Tante sono state le attività dedicate a bambini e bambine, tra laboratori creativi e giochi, supporto allo studio e lettura di albi illustrati, rassegne cinematografiche, passeggiate urbane per attraversare la città e conoscere i luoghi del nostro patrimonio culturale. Quattro gli eventi pubblici realizzati e pensati come momento di incontro e confronto sulle pratiche educative.

Come Ecomuseo negli anni abbiamo sviluppato una metodologia originale di educazione alla città che abbiamo chiamato “consapevolezza urbana” e che si è sviluppata nel progetto in attività di esplorazione, mappatura di comunità, laboratori creativi legati alla toponomastica e alla storia della città contemporanea.

Grazie al progetto CIELI, nell’inedita alleanza tra un museo civico e una biblioteca di quartiere, abbiamo potuto promuovere una nuova cultura dell’infanzia, ripensare il nostro ruolo educativo e sociale in chiave inclusiva, attivando sinergie territoriali e applicando metodologie che mettono al centro la narrazione, i libri e la lettura del paesaggio urbano come strumenti di educazione civica.

CIELI - Conoscere, Inventare, Esplorare, Leggere, Immaginare è un progetto selezionato nell'ambito dell'avviso EduCare realizzato con il contributo della Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento per le politiche della famiglia

Il Trampolino. Interventi innovativi per tuffarsi nel futuro è un progetto che permetterà di realizzare nuovi spazi, attività culturali e sociali con e per giovani tra i 14 e i 35 anni nel territorio prossimo all’Ecomuseo Mare Memoria Viva a Sant’Erasmo.

 Gli spazi dell’ecomuseo e gli spazi pubblici limitrofi sono stati abitati e ri-significati da diverse attività di rigenerazione, mappatura, ricerca e gioco, co-progettate e realizzate da ragazzi e ragazze insieme ad architetti, artisti, narratori e creativi della città.

 COSA VUOL DIRE PER NOI “TUFFARSI NEL FUTURO”

Scritto prima della pandemia, oggi il progetto diventa ancora più importante per le opportunità di socializzazione, lavoro di gruppo e riappropriazione degli spazi urbani da parte dei ragazzi e delle ragazze post lockdown e chiusura prolungata delle scuole. “Tuffarsi nel futuro” significa creare occasioni di relazione per definire un progetto di vita desiderabile e attivarsi per realizzarlo. I due pilastri su cui poggia l’approccio educativo dell’Ecomuseo Mare Memoria Viva sono la consapevolezza urbana e il diritto all’orizzonte: la possibilità di immaginare una vita diversa e la capacità di “muoversi” per far si che il proprio progetto di vita diventi reale.

 ATTIVITÀ

Il progetto ha visto realizzarsi azioni integrate che mettono al centro il rapporto con la città, per far crescere, nei ragazzi e nelle ragazze, la consapevolezza urbana, il senso di appartenenza e cura nei confronti della propria città e del proprio quartiere.

Il progetto Il trampolino. Interventi innovativi per tuffarsi nel futuro è co-finanziato dal Dipartimento per le Politiche Giovanili e il Servizio Civile Universale – Presidenza del Consiglio dei Ministri nell’ambito del Piano Azione e Coesione – Avviso “Giovani per il Sociale” ed. 2018.

Sono aperte le pre-iscrizioni alle attività educative che si svolgono nel pomeriggio all'ecomuseo, per fare i compiti, laboratori e giocare, guidati dalle operatrici del dipartimento educativo MarEdù

Possono partecipare bambini e bambine tra i 7 e gli 11 anni
abitanti della I e II circoscrizione di Palermo.

Le attività si svolgono dal lunedì al venerdì dalle 14.30 alle 18.30,
a partire dal 28 settembre e fino alla fine dell’anno scolastico.

Se sei interessato/a

Scadenza pre-iscrizioni: lunedì 27 settembre
Inizio attività: martedì 28 settembre
Le attività sono rivolte a un gruppo di massimo 15 partecipanti.
Le nostre educatrici vi contatteranno per informarvi sull’esito della pre-iscrizione.

Il percorso gratuito fa parte del progetto CIELI finanziato da Dipartimento per le Politiche della Famiglia

MARE WE è un ciclo di eventi pensato per trascorrere le domeniche primaverili tutti insieme, adulti e bambini, da mattina all’imbrunire con giochi, attività creative, passeggiate urbane, pic-nic sotto gli ombrelloni, musica e spettacoli all’aria aperta negli spazi dell’Ecomuseo del Mare di Palermo. 

[vc_empty_space][vc_column_text]Dopo i mesi di chiusura dovuti alla Pandemia, nel 2021 la riapertura al pubblico dell’Ecomuseo Urbano Mare Memoria Viva di Palermo, coincide con arrivo di MARE WE, una programmazione di quattro domeniche all’aria aperta, per adulti e bambini, per ritrovare la gioia di stare insieme, giocare, chiacchierare, ascoltare musica e storie, mangiare in compagnia dal mattino fino al tardo pomeriggio.

MARE WE 2021 ha proposto, in questa prima edizione un ricco programma con visite guidate, laboratori e attività creative per bambini e bambine, passeggiate urbane, pic-nic sotto gli ombrelloni, musica ed eventi culturali, tutte a cura dell’equipaggio dell’associazione Mare Memoria Viva, mentre i pic-nic in giardino a pranzo, accompagnati da sonorità africane e marocchine, sono stati curati da Kirmal, un’impresa sociale multiculturale che unisce esperienze culinarie e narrative. Menù plurali mediterranei che uniscono Sicilia, Africa e Asia per adulti e bambini.

MARE WE 2021 è stata un'occasione per tornare a fruire i luoghi della cultura e scoprire la costa sud della città, il frontemare e l’archivio di documenti audiovisivi sul mare che l’ecomuseo custodisce e promuove.

Prima edizione

Quattro domeniche primaverili tra maggio e giugno trascorse negli spazi dell’Ecomuseo. 

Le attività di domenica 30 maggio

Le visite guidate e la presentazione della prima opera datapoietica dedicata al fiume Oreto, a firma del duo di artisti Salvatore Iaconesi e Oriana Persico, realizzata nell’ambito del progetto U-DATInos – Sensibili all’acqua. Le passeggiate alla foce del fiume Oreto, un laboratorio per bambini  “Come si fa una bolla” con uno spettacolo finale, e attività con il velocipede dal ciclo Pedalando in mare aperto. Il Pic-nic mediorientale con menù proposto da Kirmal - Cucine Narranti accompagnato da un Concerto in giardino con Magnetic Trio con un repertorio che spazia dal folk alla world music, dall’improvvisazione radicale al jazz contemporaneo.

Le attività di domenica 06 giugno

Le visite guidate e la presentazione di Prendere il largo nuovo cluster tematico dedicato al tema delle migrazioni a Palermo, un laboratorio narrato “Un viaggio alla scoperta di Palermo”, e attività con il velocipede dal ciclo Pedalando in mare aperto. Il Pic-nic afro con menù proposto da Kirmal - Cucine Narranti accompagnato da una selezione musicale afro a cura di Passy.

Le attività di domenica 13 giugno

Le visite guidate per scoprire l’archivio di documenti audiovisivi sul mare che l’Ecomuseo conserva e passeggiate urbane in costa sud. La presentazione della mappa di quartiere realizzata con bambini e bambine dell’ambito del progetto Odisseo e due laboratori: uno di riuso creativo Genio in Bottiglia – Aria di Mare a cura di Le Giuggiole ed uno I segreti del mare a cura di Palma Nana. Il Pic-nic in giardino con menù proposto da Kirmal - Cucine Narranti accompagnato da una selezione musicale a cura di Aladin Ilou e per concludere uno Spettacolo In valigia… una produzione di Spazio Kiklos con MonsieurBarnaba.

Questa terza domenica di Mare We 2021 ha ospitato il primo evento del Ri-Play Fest Festival diffuso per bambine/i e famiglie con 12 piccoli eventi tra giochi, laboratori, attività creative, letture e spettacoli, disseminati tra giugno e settembre,a cura del collettivo Ri-Play costituito da nove realtà culturali del territorio palermitano e bagherese.

Le attività di domenica 20 giugno

Un momento collettivo per prepararsi al solstizio e dare il benvenuto all’estate con le visite guidate per scoprire l’archivio di documenti audiovisivi sul mare che l’Ecomuseo conserva e passeggiate urbane in costa sud: un laboratorio di ecologia urbana dal titolo Microcosmi. L’aperitivo in giardino proposto da Kirmal - Cucine Narranti accompagnato dal concerto del Rakija Bomba Trio con un repertorio musicale caratterizzato dal folklore balcanico-klezmer e dal sapore mediterraneo.

Il programma culturale di MARE WE si inserisce nel percorso avviato a settembre 2020 con la sesta edizione del bando Culturability, bando promosso da Fondazione Unipolis, volto a favorire la crescita e il rafforzamento dell’Ecomuseo, centro culturale nato da un processo di rigenerazione a base culturale e gestito in partnership con il Servizio Musei e Spazi Espositivi dell’Ass.to alle Culture del Comune di Palermo.

Ogni anno l’ecomuseo invita un collettivo o un artista a interagire con persone e luoghi della costa sud, co-producendo opere per lo spazio pubblico. FARE NIDO è stata una residenza artistica che ha lavorato in questa direzione, sviluppando un progetto artistico partecipativo e comunitario.

Dal 10 giugno al 5 luglio 2021 l’ecomuseo ha ospitato un laboratorio di autocostruzione a cura dei collettivi ideadestroyingmuros e Vide Terra SuperAdobe Italia, per realizzare NIDO un’opera d’arte comunitaria in terra cruda, un’installazione artistica pensata per il giardino dell’Ecomuseo.

FARE NIDO nasce dall’idea e dal bisogno di costruire uno spazio simbolico e reale per accogliere la vita, nascite, anime, persone che attraversano i contesti che abitiamo. Infatti la sua forma rimanda all’accudire e al prendersi cura, alle pratiche comunitarie che creano vincoli e identità, ma anche al movimento, a un andare e tornare. Il nido racchiude in sé la spirale come strumento per costruire spazio, simbolo della ciclicità dei tempi naturali e di un andamento non lineare della vita. Inoltre, propone raccoglimento e calma. La pausa e l’ascolto diventano quindi elementi importanti nelle pratiche comunitarie e nell’accoglienza, strumenti dell’equilibrio e armonia. Infine, la parola nido racchiude in sé le parole nodi e doni, che ci sembra risuonino con lo spazio immaginato.

 

La cultura del dono è proprio la base dell’umanità e quando ricevi un dono che diventa parte di uno sforzo collettivo è sempre un’emozione grande.

Oggi il NIDO è uno spazio prezioso per l’ecomuseo e le persone che lo abitano. Un rifugio al centro del giardino. Un luogo dentro al quale raccogliersi attorno a un albo illustrato e leggere le storie di mare e di città. Un luogo che ospita bambini e bambine ma anche adulti sognatori.

FARE NIDO è la residenza dei collettivi ideadestroyingmuros e Vide Terra SuperAdobe Italia 

ideadestroyingmuros è un gruppo transculturale che vive nella creazione artistica comunitaria e nei processi formativi situati. Nasce a Venezia nel 2005. La ricerca artistica e femminista, la performance, la creazione video, l’installazione tessile, la traduzione, il disegno, il collage e la scrittura sono gli strumenti attraverso cui trasformano i nostri limiti in risorse.

Vide Terra è un collettivo formato da Davide Frasca ingegnere e Iwona Soczewka artista multidisciplinare. Vide Terra si muove nell’ambito delle costruzioni in terra ed edifici sostenibili, offre consulenza e organizza laboratori di costruzione di cupole di terra con tecnica superadobe.

Progetto realizzato con fondi Otto per Mille della Chiesa Valdese.

Sono aperte le iscrizioni al laboratorio musicale gratuito rivolto a ragazze e ragazzi dagli 11 ai 14 anni.
Un laboratorio di rap e scrittura creativa per raccontarsi in rima tra storytelling, freestyle e narrazione del sè

a cura di Christian "Picciotto" & Marsilio

 

Per le iscrizioni

Avvio
7 marzo 2022

Giorni & Orari
lunedì 15.00-18.00

Numero max iscritti per gruppo
15 

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Tema delle attività

Il laboratorio si basa sulla partecipazione e la libera espressione degli studenti attraverso metodi di scrittura in chiave rap, strumento che si dimostra essere terapeutico per il linguaggio, l'espressività e funge da valvola di sfogo per gli utenti.

Il laboratorio in una prima fase si concentra sulla capacità di comunicazione dei ragazzi e sulla narrazione del sè attraverso approcci allo storytelling con libero uso anche della parola dialettale, passando per un singolare profilo tracciato attraverso un tema con una decina di punti da sviluppare dai quali successivamente estrapolare quattro parole chiave ad hoc per ognuno di loro che fungono da volano per il loro "primo rap" incastrando le prime rime. Successivamente si passa a dei "provini" musicali personali sul senso del ritmo, la capacità di linguaggio, l'interpretazione canora e melodica.

Nello step finale si costruiranno una o più canzoni che verranno incise in studio di registrazione facendo vivere un'esperienza professionale e unica ai partecipanti e lavorando in post produzione alle fasi di registrazione, arrangiamento, mix e mastering delle tracce in questione che resteranno come "prodotto di restituzione" e potranno anche essere eseguite dal vivo nella giornata conclusiva del percorso laboratoriale.

 

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Il Laboratorio "Memorie in Rima" è una delle attività del Progetto Odisseo, finanziato da Con i bambini Impresa Sociale di Fondazione con il Sud nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile.

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Sede legale: via F. Potenzano 5, 90138 Palermo
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Sede operativa: Via Messina Marine 14
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