L’Ecomuseo Mare Memoria Viva è un centro culturale ed educativo che lavora sul senso dei luoghi e supporta pratiche di cittadinanza attiva.
Puoi sostenere la nostra azione per la giustizia sociale destinando sia il 5x1000 che il 2x1000 indicando nella dichiarazione dei redditi il nostro codice fiscale: 97304900828
La missione educativa è centrale per l’ecomuseo nella convinzione che educare significa incidere sul presente.
L’ecomuseo accoglie ogni giorno bambini e bambine, ragazzi e ragazze, condividendo con loro occasioni di crescita, di gioco, di mutuo aiuto, di movimento e di creazione. Lo facciamo perché pensiamo che la cultura può aiutare le persone a costruire un progetto di vita e lavorare su un’idea di futuro, dare fiducia e aprire spazi di partecipazione.
Chiamiamo questa idea diritto all’orizzonte.
Il diritto all’orizzonte tocca il tema della capacitazione, della pedagogia dell’autonomia, educhiamo a pensare possibile il miglioramento delle condizioni di vita ed essere persone creative e impegnate per i diritti e, la cura del mondo.
Pratichiamo il diritto all’orizzonte per nutrire l’inclinazione dei bambini alla libertà e all’invenzione del futuro.
Nella Dichiarazione dei redditi ogni contribuente può destinare sia la quota del 5x1000 che la quota del 2x1000 dell'IRPEF nei seguenti modelli:
UNICO — Lo presentano i titolari di redditi di impresa e di lavoro autonomo per i quali è richiesta l'apertura di una partita IVA.
730 — È il modello riservato ai dipendenti e ai pensionati, in caso di dichiarazione dei redditi non troppo complessa.
CU/Certificazione unica — I soggetti che non sono tenuti a presentare la dichiarazione dei redditi possono comunque indicare la propria scelta relativa al 5 per mille tramite una apposita scheda allegata direttamente al CU.
Per sostenere l’Ecomuseo metti la tua firma nel riquadro dedicato al “Sostegno del volontariato e delle altre organizzazioni non lucrative di utilità sociale, delle associazioni di promozione sociale” e indica nella riga sotto il codice fiscale dell’Associazione Mare Memoria Viva Onlus: 97304900828
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U-DATInos è un progetto artistico partecipativo nato nel 2020 dal desiderio di prenderci cura del territorio che viviamo ogni giorno: la costa sud-est di Palermo e il suo fiume, l’Oreto. Abbiamo sempre avuto un legame con il fiume Oreto, soprattutto alla luce della nostra partecipazione nel Contratto di Fiume, ma U-DATInos ha segnato l’inizio di una progettualità legata all’Oreto e di un percorso non solo di attivismo, ma anche artistico e culturale.
Il progetto ha visto come autori il duo di artisti e ricercatori formato da Salvatore Iaconesi e Oriana Persico. Ma, oltre a loro, c’è stato il fondamentale coinvolgimento di cittadin*, attivist*, student* e ragazz* che, divenuti Custodi dell'acqua, hanno raccolto, tramite l’utilizzo di sensori, dati relativi allo stato di salute del fiume che sono andati ad alimentare l’opera d’arte infoestetica e datapoietica realizzata da Iaconesi/Persico all’interno del progetto: una pianta/scultura animata dai dati.
L’azione artistica partecipata di U-DATInos ricostruisce collettivamente l’identità del fiume Oreto e permette ai dati di farsi esperienza condivisa e accessibile, cultura diffusa e conoscenza agibile dai cittadini e cittadine - non solo da espert*. Concepiti come questione esistenziale e spazio di espressione, in U-DATInos i dati diventano la porta di accesso per entrare in contatto con questioni complesse del pianeta, come lo stato delle acque di una città.
Una delle componenti principali del progetto è stata la conoscenza: all’interno di un workshop 16 student* e cittadin* selezionat* hanno ottenuto una serie di sensori per poter rilevare le informazioni sullo stato dell’acqua e hanno imparato ad usarli, per poi pubblicare, trasmettere e comunicare i dati raccolti. Un altro punto cardine è stata, infatti, la generazione di dati e informazioni che potessero poi alimentare un database collettivo, direttamente collegato all’opera datapoietica firmata dal duo Iaconesi/Persico.
Tutti questi dati sono stati collezionati durante escursioni collettive sull’Oreto, che hanno permesso ai Custodi di entrare in contatto con il territorio e muoversi lungo il fiume, ascoltando le sue acque. In questo modo, i partecipanti hanno sviluppato un nuovo rituale sociale dove corpo umano, tecnologie e natura si mescolano in una nuova esperienza connettiva in cui le dimensioni online e offline si fondono.
U-DATInos è diventato, così, anche piattaforma di attivazione di una comunità e luogo di incontro dove interrogarsi sul nostro rapporto con l’ambiente: tutt*, infatti, possono diventare custodi del fiume.
Un’altra delle componenti fondamentali di U-DATInos è stata l’esperienza: l’opera d’arte generativa, ancora oggi nel nostro Ecomuseo, alimentata dai dati raccolti, si anima di suoni e luci dando voce alle acque della città, informandoci sulla loro condizione per come emerge dalla raccolta.
Attraverso l’opera di Salvatore Iaconesi e Oriana Persico, l’arte permette di creare una connessione sensibile con i dati ambientali e aiuta a sviluppare una consapevolezza rispetto al loro ruolo nella nostra contemporaneità. L’opera datapoietica è tecnologica e vulnerabile: come una pianta vivente ha bisogno di nutrimento per essere animata.
Durante l’opening al pubblico, il dialogo - ultimo step fondamentale del progetto - tra abitant*, ricercator*, student* e istituzioni, ha portato alla luce U-DATInos come lo specchio di una possibile alleanza tra computazione, esseri umani e ambiente. Alleanza che ci permetterebbe di affrontare i fenomeni complessi della nostra società – come l'inquinamento, il cambiamento climatico o la pandemia – con lo sguardo rivolto ai futuri del Fiume Oreto.
U-DATInos è un progetto dell’Ecomuseo Urbano Mare Memoria Viva firmato dal duo di artisti/ricercatori Salvatore Iaconesi/Oriana Persico.
Il progetto è vincitore del bando Creative Living Lab II edizione, promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo.
Partner scientifico e tecnologico: HER: She Loves Data.
Sono stati tre i territori e le scuole coinvolte: Palermo con l’Istituto Comprensivo Giuliana Saladino, Favara con l’Istituto Comprensivo Falcone e Borsellino e Roma con l’Istituto Comprensivo via Maffi. Il progetto ha coinvolto bambini e bambine di Lazio e Sicilia in un percorso di apprendimento innovativo con tante attività differenti, tra cui laboratori di architettura, storytelling e gaming, per ripensare le scuole e le città e per rafforzare le comunità sui territori, creando partecipazione.
Siamo profondamente convint* che la scuola possa e debba essere un motore di sviluppo e cambiamento del territorio, ma soprattutto il luogo dove si formano i cittadini e le cittadine di domani: per questo è fondamentale, per noi come Ecomuseo, lavorare attivamente all’interno della comunità educante della nostra città.
P.arch è un progetto che si è sviluppato a cavallo degli anni pandemici, dunque non è stato facile immaginare le modalità attraverso cui rafforzare la comunità educante e dare voce ai quartieri: in questa cornice è nata l’idea di creare tre *Musei Collettivi di Quartiere*, per ripensare gli spazi pubblici e raccogliere patrimoni culturali collettivi.
Grazie al progetto P.arch, quindi, abbiamo lavorato con l’Istituto Comprensivo Giuliana Saladino nel quartiere San Giovanni Apostolo di Palermo per la creazione del suo *Museo Collettivo di Quartiere*: uno spazio partecipato in grado di restituire la storia del quartiere e di chi lo abita, un museo che mette al centro le persone.
Abbiamo deciso di lavorare attraverso la pratica fotografica e la scrittura partecipativa con il supporto di Roberto Boccaccino e Simone Sapienza di Minimum, di operator* dell’Assocazione San Giovanni Apostolo Onlus e di alunn* e docenti dell’I.C. Giuliana Saladino, per rendere più immediata la connessione tra scuola-territorio e i creativi che hanno indagato il quartiere sperimentando nuovi linguaggi.
Oltre al lavoro di artisti e creativi, una delle prime attività di costruzione del museo diffuso è stata il concorso fotografico #everydayCEP, che ha avuto luogo dall’1 aprile al 10 giugno 2021. L’idea alla base era quella di raccogliere diverse visioni che abitanti, famiglie, ragazzi e ragazze hanno del quartiere San Giovanni Apostolo: ognuno poteva pubblicare la foto su Instagram, utilizzando l’hashtag, e partecipare, così, alla creazione del museo.
Successivamente, a settembre e ottobre, abbiamo svolto dei laboratori con gli studenti e le studentesse dell’I.C Giuliana Saladino dove, a partire dalle foto che si trovano nell'archivio dell'Ecomuseo, ognun* ha raccontato delle storie vissute al mare, per poi immaginare come sarebbe San Giovanni Apostolo se ci fosse il mare: a partire da queste immaginazioni, bambini e bambine hanno creato dei collage che sono diventati una parte fondamentale del museo collettivo.
Quello che è scaturito dall’intero processo sono dei taccuini, di immagini e testi, che restituiscono voci e visioni degli abitanti sul loro quartiere. Ogni quaderno è stato curato da un gruppo di abitanti e ognuno ha un proprio tema, una sua estetica e una sua visione. Ognuno restituisce un punto di vista su San Giovanni Apostolo.
Il Museo Collettivo di Quartiere è stato inaugurato il 31 marzo 2022 negli spazi del Centro San Giovanni Apostolo, portando a compimento questo lungo processo di partecipazione, che ci auguriamo sia solo l’inizio di un lavoro della comunità su se stessa e sul suo territorio.
Il secondo intervento a cui abbiamo preso parte all’interno del progetto P.arch è stata un’azione di rigenerazione degli spazi in disuso del cortile dell’I.C. Giuliana Saladino. Per farlo abbiamo portato avanti un processo di condivisione e ripensamento dello spazio insieme a ragazz* e insegnanti.
Attraverso la progettazione e la costruzione di arredi modulari e trasformabili, abbiamo immaginato un nuovo modo di vivere gli spazi esterni, in modo che potessero accogliere sia attività didattiche all’aperto, sia attività ludico - ricreative.
Preliminarmente alla costruzione degli arredi, abbiamo svolto un laboratorio di co-progettazione con i ragazzi e le ragazze di due classi della scuola, finalizzato a fare emergere sogni, bisogni, percezioni e nuovi immaginari riguardanti la trasformazione adattiva e condivisa di spazi. Da questi laboratori sono scaturiti gli spunti che ci hanno guidato nella progettazione degli arredi e nell’immaginazione generale dello spazio.
P.arch è un’iniziativa ideata da FARM CULTURAL PARK e Melting Pro in partenariato con: Comune di Palermo, DARCH Dipartimento di Architettura - UniPa, Istituto Comprensivo Giuliana Saladino, Istituto Comprensivo Falcone e Borsellino di Favara, Istituto Comprensivo via Maffi di Roma, Ecomuseo Casilino Ad Duas Lauros, CLAC, DigitalFun S.R.L., Made for Skills, ReteIter.
P.arch è un progetto selezionato da “Con i Bambini” nell’ambito del “Fondo per il contrasto alla povertà educativa minorile”.
Le attività presso il quartiere San Giovanni Apostolo sono state portate avanti, oltre che con i partner di progetto, anche grazie al collettivo Minimum e a operator* dell'Associazione San Giovanni Apostolo Onlus.