[vc_empty_space]Il giardino è il luogo in cui si materializzano i nostri sensi, dove avvengono le interazioni tra gli elementi e l’interdipendenza di tutte le cose si manifesta nella misteriosa semplicità della natura. Affinché questo si riveli è necessario porsi in osservazione e in ascolto dell’ambiente.
Siamo partit* da questa considerazione per trasformare lo spazio verde del nostro Ecomuseo in un giardino comunitario.
Il Giardino del mare è stato realizzato attraverso un processo di creazione collettiva che ha coinvolto bambini e bambine del quartiere. Lo abbiamo pensato come uno spazio di cura, un luogo a disposizione della città dove poter svolgere attività educative e culturali, ma anche solo rilassarsi e stare insieme. Con bambini e bambine abbiamo piantumato arbusti e piante che potessero aumentare la biodiversità dell’ambiente e seminato per permettere la crescita di un tappeto verde naturale.
Il giardino, per noi, è stato uno spazio permanente di educazione ambientale e di educazione alla sostenibilità, un luogo in cui scoprire e studiare gli elementi naturali. Il lavoro educativo, infatti, ha molte cose in comune con la terra e per questo ci siamo impegnat* e ci impegneremo ancora a coltivare e far crescere il giardino dell’Ecomuseo.
Siamo convint* che sporcarsi le mani con la terra, toccare le piante, i fiori e gli insetti ci possa permettere di far avvicinare bimbi e bimbe al nostro territorio e aiutarli a comprendere l'importanza della natura che ci circonda. Nel nostro giardino comunitario abbiamo cercato di coltivare cura e rispetto per il mondo, immaginando così che ogni pianta crescesse insieme a ogn* bambin* impegnat* in questa esperienza.
Il 3 e il 10 aprile 2022 abbiamo organizzato due giornate di festa per inaugurare il Giardino del Mare, donarlo alla città e al territorio che ci accoglie. Due domeniche al museo piene di attività creative per bambin* e adulti, pic-nic, spettacoli e concerti.
Per noi è stato importantissimo “crescere un giardino”, una metafora ispirata al “giardiniere planetario” del filosofo Gilles Clemént che propone di guardare alla diversità come una garanzia di futuro per l’umanità.
Il Sea Garden è un progetto che si è strutturato su tre attività principali. La prima azione prevedeva, appunto, la creazione di un giardino comunitario negli spazi esterni dell’ecomuseo. La seconda attività ha coinvolto un gruppo di bambini e bambine tra i 7 e i 12 anni che, per tutto l’anno scolastico hanno trascorso i pomeriggi al museo. Insieme alle operatrici di MarEdù - il dipartimento educativo del museo - abbiamo fatto i compiti, giocato e sviluppato insieme, attraverso diverse attività culturali e laboratori, momenti di crescita, aggregazione e mutuo aiuto
Infine, un’ulteriore attività del progetto ha previsto l’attivazione di un percorso di aggregazione, confronto e formazione rivolto a un gruppo di donne formato dalle mamme dei bambini che hanno frequentato il percorso pomeridiano di doposcuola, e a giovani donne abitanti dei quartieri di Sant’Erasmo e Romagnolo. Le partecipanti sono state seguite da una facilitatrice che ha curato le relazioni di gruppo e co-progettato le attività da svolgere, coinvolgendo artisti ed esperti.
Insieme abbiamo condiviso dei racconti intimi, parlato degli sforzi nella nostra quotidianità, della condizione della donna. Abbiamo discusso della città, visitato posti e fatto passeggiate urbane. Un percorso di partecipazione, autodeterminazione ed empowerment di genere, che ha messo al centro la cura di sé.
Il Sea Garden è un progetto di Mare Memoria Viva in partnership con In Medias Res e sostenuto dal Fondo Otto per Mille della Chiesa Valdese.