Mare Memoria Viva ha già avviato diversi percorsi che hanno coinvolto il Liceo delle Scienze Umane Regina Margherita, il Liceo Scientifico E. Basile, Liceo Scientifico Galileo Galilei e il Liceo Classico Meli. I nostri percorsi di alternanza riguardano l'educazione al patrimonio e la cittadinanza attiva e hanno valore tanto rispetto alla messa a fuoco di attitudini personali e proiezioni future nel mondo del lavoro, sia per sviluppare più in generale auto-imprenditorialità e capacità di attivazione individuale e di gruppo, sia, infine, per sviluppare partecipazione e senso civico, arricchimento personale culturale e
Sociale. Dalla figura dell’operatore museale tout court (dall’organizzazione di eventi, alla comunicazione, alla curatela della collezione e dell’allestimento), all’imprenditoria culturale “dall’idea all’impresa” a come diventare “Changemakers”. Quest’ultimo percorso, seguito dal biologo Antonio Scannavino, ha l'obiettivo di radicare una cultura sensibilizzante e più attenta alla tutela dell'ambiente marino e di far crescere nei giovani la cosiddetta "Intelligenza Ecologica", attraverso un coinvolgimento personale. In particolare il progetto promuove la partecipazione dei giovani ad essere attori del cambiamento (CHANGEMAKERS) nel processo di recupero della costa, iniziando dagli ecosistemi che supportano la vita del mare come fanno le praterie di Posidonia oceanica.
Qui il link per vedere i risultati di questo percorso di Alternanza
https://spark.adobe.com/page/KIb272RSoXAOe/
I MOTIVI per cui fare un percorso di Alternanza S/L sono molteplici:
I percorsi sono organizzati in forma laboratoriale ed è fondamentale che coinvolgano gli insegnanti nella co-progettazione, nella gestione, nel monitoraggio anno dopo anno.
Il lavoro che possiamo far sperimentare ai ragazzi è il lavoro in campo culturale nelle sue molteplici figure: il lavoro nei musei, l'educazione informale, il project management, editoria e comunicazione, design, exhibit, multimedia.
Laboratorio a cura di “Filosofia con i bambini” un metodo originale adottato sia in Italia che all’estero da Scuole dell’Infanzia e scuole primarie all’avanguardia nell’insegnamento e nella ricerca.
www.filosofiacoibambini.net
Antonella De Nisco abita a Reggio Emilia, artista e docente di storia dell’arte, affianca alle attività espositive collaborazioni in progetti, installazioni, eventi, lezioni e pubblicazioni. Ha ideato LAAI (Laboratorio di Arte Ambientale Itinerante), con il quale realizza, insieme a gruppi di cittadini/e, installazioni territoriali intrecciate, tessute, assemblate.
All’Ecomuseo la De Nisco ha tenuto un laboratorio con bimbi dell'Istituto Fiaba di Palermo con i quali ha intrecciato le loro parole sul tema “mare e città” e inoltre ha donato all’ecomuseo una sua installazione in cui intrecciate questa volta erano le parole della poesia “Impressioni al mare” di Antonio Petrucci, parente dei fondatori dei Bagni Delizia Petrucci di Romagnolo le cui storie sono raccontate all’Ecomuseo.
CabiNet è un progetto di arte nello spazio pubblico che dà forza alla mission di rigenerazione urbana e innovazione culturale inclusive che l'Ecomuseo Urbano Mare Memoria Viva persegue, il quale nasce da un progetto di mappatura di comunità, ricerca e coinvolgimento attivo degli abitanti dei quartieri frontemare della città di Palermo nella volontà di ricostruire e raccontare il rapporto della città con il mare.
Per CabiNet una cabina in legno, simbolo degli stabilimenti balneari, verrà installata in centro città in zona pedonale. L'oggetto straniante fuori dal suo contesto porta con sé l'immaginario e la dimensione marina per proporla all'attenzione del passante.
Questo spazio è pensato per ospitare un intervento artistico, come luogo d'incontro e di condivisione di micro-relazioni a partire dal mare, perpetrando laddove esiste o proponendo ove non c’è, un patto tra i cittadini e il loro territorio, dove il mare è metonimia per dire città.
La cabina diventa strumento mobile a disposizione degli artisti e di chi lo abita temporaneamente di disseminazione di pensiero critico sullo spazio pubblico e le sue pratiche di condivisione.
Cabinet in inglese sta per “consiglio dei ministri”; il riferimento è qui ironico ai luoghi del potere decisionale, alle possibilità di influire sulle scelte in merito alla città e non solo. Il suffisso net porta dentro l’immagine della rete, della creazione di connessioni tra pubblici attivi, a cui tutto il progetto mira.
Lo spazio della cabina è stato affidato a Irene Coppola artista visiva che per l'occasione è intervenuta con un'azione site-specific sulla costa sud palermitana, dove lo stesso Ecomuseo ha sede. All'interno della cabina un'installazione video porta all'attenzione dei luoghi della costa poco conosciuti. Coppola oltre a realizzare un video inedito dove corpi e gesti ri-abitano lo spazio, attiva un live streaming che offre la vista su alcuni scorci della costa nel centro della città, in rete 24h su 24.
Un invito a soffermarsi, oltrepassando la mera veduta panoramica, alla ricerca di uno sguardo attento e di atti cura verso una parte della città interessata dai cambiamenti urbanistici più violenti e traumatici degli ultimi anni.
Progetto d'arte pubblica presso Piazzetta Bagnasco, Palermo dal 29 novembre al 3 dicembre 2017.
Un progetto di Ecomuseo Urbano Mare Memoria Viva, a cura di Giulia Crisci e Marina Sajeva, con un intervento artistico di Irene Coppola
Un'opera d'arte è per noi un'azione tesa a stimolare consapevolezza, discorso pubblico, presa di posizione civica!
Dall'esperienza di CabiNet e dal lavoro Costa Sud dell'artista Irene Coppola, che abbiamo invitato a collaborare con noi, è nato un percorso in condivisione e un'alleanza con associazioni, cittadini e comitati per riportare all'attenzione lo stato del Teatro del Sole, uno dei luoghi della nostra nostra costa che riteniamo un'emblema delle potenzialità soffocate che questo territorio possiede.
Il 27 marzo 2018 abbiamo organizzato un incontro in collaborazione con Il Comitato per la riapertura del Teatro del Sole, l'ex-mammellone ad Acqua dei Corsari, discutendo sulle condizioni attuali e sulle possibilità future.
È importante ricordare che il Teatro viene costruito insieme al parco circostante dedicato a Libero Grassi, come azione di bonifica di uno dei “mammelloni” della costa. Subito dopo l'inaugurazione viene chiuso a causa di una diatriba irrisolta sulla sicurezza ambientale.
Numerosi progetti, associazioni, scuole e cittadini attivi si sono spesi perchè questo Teatro potesse diventare spazio comune, adempiendo alla missione di rigenerazione urbana di un tratto di Costa (detta sud o di levante) profondamente colpita dalla speculazione edilizia mafiosa.
Ci siamo riuniti per aggiornarci e dibattere, invitando anche le istituzioni locali ad accogliere le nostre istanze per continuare a dire a gran voce che vogliamo che questo spazio venga restituito alla collettività!
Sono intervenuti:
Irene Coppola, artista; Architetto Sergio Sanna, Ground Action Palermo; Comitato per la riapertura del Teatro del Sole: Lorenzo Catalano, Antony Passalacqua, Silvano Riggio; Corsari Assetati, team Asoc, IV A dell'Istituto tecnico professionale ambientale Ascione.
Ha moderato il dibattito Mario Pintagro, alla presenza dell' assessore all'ambiente Sergio Marino
Inoltre hanno aderito e parteciperato al dibattito:
Casa della Cooperazione; Fiab Coordinamento Palermo Ciclabile; Associazione Parco Castello e Parco di Maredolce; UpPalermo; VediPalermo; Architetto Roberto Collovà; Eterotopia Laboratorio Navigante; Istituto di Formazione Politica e studi Sociali Pedro Arrupe
Il Mar di Storie è un progetto artistico di Lina Hissa in collaborazione con l'Ecomuseo. Realizzato nell'ambito di Storie Vere di Palermo, organizzato dall’associazione Histoires vraies de Méditerranée in collaborazione con l’Institut français Italia e di Parigi.
Si tratta di un archivio vivente, che si concentra sullo scambio e sulla condivisione di storie personali riguardo le relazioni umane con il mare. Nei diversi incontri che si sono svolti al museo e alla residenza sanitaria assistita Karol di Villabate, l'artista e gli operatori del museo hanno condiviso con un gruppo di partecipanti l'esperienza di diventare co-autori di una narrazione colletiva, in cui ognuno ha il compito di prendersi cura, conservare e tramandare la storia che un altro gli dona.
Ecco qui una piccola storia da conservare sotto sale:
Salvo – Un ricordo in barattolo
Sono un pescatore e fino a qualche anno fa lavoravo in fabbrica, mettendo il tonno in barattoli.
Se dovessi scegliere un ricordo da conservare per sempre in un barattolo, forse preserverei il ricordo del modo in cui arrivò per la prima volta la televisione a casa nostra.
Eravamo poveri e mia sorella ed io di solito andavamo a vedere la televisione dalla finestra o nella casa dei vicini. A volte chiedevamo loro di cambiare canale per vedere quello che ci piaceva.
Un giorno, nel 1977, mio padre uscì per andare a pesca, e anche i miei zii erano in mare a pescare. Avevano un tipo di rete fatta appositamente per pescare i tonni. Quando tornarono, prima che mio padre rincasasse, mi dissero: «Tuo padre e la sua barca sono ricoperti di pesce!». Sapevo che mio padre pescava, ma non avrei mai immaginato che avesse presso tutto quel pesce. La sua barca era piena di quasi 5000 piccoli tonni. Mai visto così tanto pesce in vita mia!
Non so quanto sia stato il guadagno, ma quando mio padre tornò a casa dopo avere venduto il pesce, aveva fra le braccia un televisore. Le mie sorelle ed io ci guardammo con gioia, non credevamo ai nostri occhi: «Veramente abbiamo una televisione?!» La prima trasmissione che vidi fu il Festival di Sanremo, in bianco e nero.
Ho perso mio padre quattro mesi fa.
Sabato 13 e Domenica 14 ottobre, all'interno del mese di campagna “Ricordiamoci di salvare l'Italia”, la Delegazione FAI Palermo e il FAI Giovani Palermo vi aspettano per le Giornate d'Autunno 2018.
Un'occasione unica per apprezzare “L’acqua tra storia e scienza”.
All’interno degli spazi dell'ecomuseo verranno organizzati laboratori scientifici, a cura dell’INGV (Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia), DISTEM (Dipartimento di Scienze della Terra e del Mare) e l’Università di Palermo, Dipartimento di Scienze e Tecnologie Biologiche Chimiche e Farmaceutiche (STEBICEF) per esplorare i segreti dell’acqua e non solo.
Sabato 13 dalle 16,00 MarEDU' propone per i più piccoli il laboratorio "La Comunità che vorrei"
Durante la due giorni sarà possibile votare il fiume Oreto come luogo del cuore del FAI
Info su: giornate fai